André Tosel Sulla crisi storica del marxismo

André Tosel. Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani per una nuova riflessione critica.
Ediz. illustrata. (A cura, e con un saggio, di Sergio Dalmasso), prefazione di Fabio Minazzi, Mimesis Edizioni / Centro Internazionale Insubrico, Milano, 2025.

Libro (a cura di Sergio Dalmasso) André Tosel. Sulla crisi storica del marxismo. Saggi, note e scritti italiani per una nuova riflessione critica. Prefazione di Fabio Minazzi, Edizione Mimesis/ Centro Internazionale Insubrico

Sinossi libro

André Tosel (Nizza 1941 – 2017) emerito dell’Università di Nizza è stato un filosofo e un accademico.

Studente alla Scuola Normale Superiore, subisce l’influenza di Louis Althusser.

L’indignazione contro la guerra francese in Algeria lo porta ad abbracciare posizioni marxiste.

La delusione per le posizioni della Cina, in cui aveva visto la speranza di rinnovamento del marxismo, e la scoperta del pensiero di Gramsci lo spingono, nel 1973, all’adesione al Partito comunista francese e al sindacalismo universitario.

Numerosissimi i suoi testi: su Spinoza, su Marx, soprattutto su Gramsci, di cui è stato il maggior conoscitore e traduttore in Francia e sulla filosofia italiana (Vico, Labriola, Gentile).

Molte le collaborazioni (con Étienne Balibar, Domenico Losurdo, Cesare Luporini) sino agli ultimi studi sulla globalizzazione e le sue ricadute. In italiano sono apparsi:

Kant rivoluzionario. Diritto e politica (1999);

Studi su Marx (ed Engels). Verso un comunismo della finitudine (2020);

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Un mondo nell’abisso. Saggio sulla globalizzazione capitalista (2022);

Il ritorno del religioso. Scenari della globalizzazione (2023).

Prefazione  al libro di Fabio Minazzi.

Indice del libro

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Informazioni sul libro da MIMESIS EDIZIONI

A cura di Sergio Dalmasso
Saggio di: Sergio Dalmasso
Prefazione di: Fabio Minazzi

Collana: Centro Internazionale Insubrico
2025, 278 pp.
ISBN: 9791222318035

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Quaderno CIPEC Numero 74

Quaderno CIPEC N 74, Cogoleto (Genova): Pagine di antifascismo, ANPI Cogoleto

Giovanna Ricoveri e l’ambientalismo

In memoria di Lev Trotsky, Maurizio Acerbo

Lucio Libertini e la … Bolognina, Franco Ferrari

Lelio Basso socialista eretico, Sergio Dalmasso

Lucio Libertini dal PCI a Rifondazione, Sergio Dalmasso.

Download del Quaderno CIPEC N 74:

Download “Quaderno CIPEC N. 74, Cogoleto: pagine di antifascismo, ANPI, e altro” Quaderno-CIPEC-Numero-74.pdf – Scaricato 2481 volte – 4,81 MB

Copertina Quaderno CIPEC N 74 Cogoleto: pagine di antifascismo.Stralcio introduzione Quaderno CIPEC N 74 Cogoleto, di Sergio Dalmasso

Il centro del quaderno è la cittadina di Cogoleto, ultima in provincia di Genova, prima di entrare nel savonese, un tempo importante centro operaio.

La Casa del popolo, costruita nell’immediato dopoguerra, è testimonianza di questo passato e di questa tradizione.

Bastano a testimoniarlo le tante foto nell’ingresso.

Manifestazioni, feste dell’Unità partecipatissime, assemblee, iniziative dei/delle giovani, bandiere.

Ancor maggiormente i ricordi.

Le lotte sindacali, “il partito”, il 30 giugno 1960 a Genova, il ricordo delle giunte comunali, dei dirigenti.

Non manca l’intreccio con le questioni ambientali (la famigerata Stoppani) e con il “manicomio”.

Anni fa, abbiamo organizzato, alla casa del popolo, un incontro per ricordare Bruno, Clara e Iris Cristofanini.

Bruno Cristofanini è stato partigiano a 15 anni, sempre militante politico e sindacale, attivissimo nell’ANPI e nel PCI,

poi in Rifondazione sino alla scissione “cossuttiana”, dopo la quale ha rifiutato di schierarsi.

Una sua testimonianza sul periodo 1945/1948, sino alla sconfitta elettorale del 18 aprile, dovrebbe essere pubblicata per la precisione, la capacità di analisi strutturale, la sintesi.

È la dimostrazione di come partito e sindacato fossero scuole, formassero militanti, dessero una “visione del mondo”, a volte schematica, ma capace di indirizzare, guidare.

Quando, con grande tristezza e dolore, abbiamo chiuso la piccola sede di Rifondazione (una stanza), abbiamo trovato annate di “Rinascita” e del “Calendario del popolo”, scritti su Gramsci, i libri dell’“Unità”.

La storia di una generazione, di una formazione, di una speranza.

Clara non è solamente la moglie di Bruno o la madre di Iris.

L’ho conosciuta molto anziana, ormai poco attiva, ma ancora con il ricordo di quanto fatto: attività sindacale, feste del partito, un ristorante popolare gestito per anni.

Sempre in lei il dolore per le divisioni, per l’incapacità di unità, male endemico e non superabile, per la debolezza di Rifondazione rispetto alla forza del partito precedente.

Tante foto la ritraggono alle manifestazioni, alle feste, ultime quelle di Rifondazione con i banchetti sul bel lungomare.

Iris è stata maestra elementare. Tanti i ricordi di alunni e alunne.

È stata la colonna della Rifondazione locale e dell’ARCI.

La sua scomparsa prematura ha lasciato un vuoto, che non è retorica definire incolmabile, nell’ARCI, in Rifondazione, nella scuola, nella cittadina.

La sua attività scolastica dimostra quanto siano penetrate nella pratica le migliori teorie pedagogiche novecentesche (in Italia Montessori, Rodari, Manzi, Lodi), il concetto di scuola attiva, la partecipazione degli /delle alunn*. L’attività politica di Iris Cristofanini è stata preziosa, a Cogoleto e a livello provinciale.

Tempo fa, al termine di un ricordo di queste tre belle figure (concione mio, chitarra di Rosario Russo),

la figlia di Iris, che oggi dirige l’ARCI locale, mi ha consegnato una bustona che conteneva scritti vari, senza un ordine preciso:

medaglioni su figure di partigiani, pagine della resistenza, lo schema di uno spettacolo teatrale sugli anni dell’antifascismo da proporre alle classi.

Abbiamo pensato di pubblicare queste pagine dell’ANPI,

pur nella loro disorganicità e incompiutezza:

• per ricordare, ancora una volta, tre grandi figure che non dimentichiamo;  affinché non si disperda un lavoro che, purtroppo, Iris non ha potuto portare a termine; come omaggio ad una cittadina operaia e partigiana (COGOLETO), colpita, come tutta l’area, dalla deindustrializzazione e da trasformazioni strutturali e sociali.

Oltre all’ARCI e all’ANPI (vi è qui il saluto della presidente), siamo certi di coinvolgere, nella presentazione di queste pagine la CGIL e l’amministrazione locale.

Siamo sempre convinti della utilità di questo lavoro e del fatto che le oltre 7.000 pagine sino ad oggi pubblicate costituiscano un piccolo patrimonio da utilizzare e non disperdere.

Le trovate tutte on line, grazie al lavoro prezioso di un amico calabrese, torinese, parmense: Domenico Capano.

Sergio Dalmasso

Cogoleto (GENOVA)

XII Congresso Rifondazione Comunista live

XII Congresso nazionale di Rifondazione Comunista a Montecatini Terme, 7-8-9 febbraio 2025, diretta YouTube, per ogni giorno esiste uno streaming diverso controllare sul sito di RC:

Giornata conclusiva del congresso 9 febbraio 2025

XII Congresso Rifondazione Comunista, diretta live.
Intervento del 7 febbraio 2025 di Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ospite del congresso di Rifondazione Comunista a Montecatini Terme:
XII Congresso Rifondazione Comunista, diretta live da Montecatini Terme, Intervento di Maurizio Landini Segretario CGIL

“Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea (PRC-SE), noto semplicemente come Partito della Rifondazione Comunista (PRC) o Rifondazione Comunista, è un partito politico italiano.

Fu fondato nel 1991 come Movimento per la Rifondazione Comunista dalla minoranza contraria allo scioglimento del Partito Comunista Italiano.

Dopo che vi confluirono Democrazia Proletaria e diverse formazioni extraparlamentari assunse il nome di Partito della Rifondazione Comunista.”

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Il LAVORATORE DI TRIESTE FEBBRAIO 2025

Il Lavoratore febbraio 2025. Progetto Informazione – Mensile della Federazione di Trieste del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra EuropeaAnno XXV n. 1 – 05.02.2025
Via Tarabochia, 3 34125 Trieste – Tel. 040 639109 – illavoratoreprc@gmail.com – Reg.Trib.TS n. 994 del 15/12/1998-VG2085/2021 – Dir. Resp. Romina Pellecchia Velchi

Ci trovi anche sulla pagina facebook: Rifondazione comunista Trieste – Komunistična prenova Trst (e-mail: federazione @ rifondazionecomunistatrieste.org) – S.I.P.-

Download Gratis de “Il Lavoratore”, 5/02/2025:

Download “Il Lavoratore di Trieste di Febbraio 2025” IL-LAVORATORE-FEBBRAIO-2025.pdf – Scaricato 1695 volte – 2,38 MB

Prima pagina de Il lavoratore febbraio 2025
In questo numero 1 de IL LAVORATORE, 02/2025, è presente anche un articolo di Sergio Dalmasso intitolato: Il Manifesto. Un’eresia comunista.

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In “Il Lavoratore” sono stati pubblicati i seguenti saggi presenti nella sezione Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi:

Dicembre 2020, Trieste, Sergio Dalmasso, LUCIO LIBERTINI, lungo viaggio nella sinistra italiana, Milano, ed. Punto rosso, 2020.

Marzo 2021, Trieste, Sergio Dalmasso, Quella grande speranza chiamata Rifondazione, I difficili anni ’80 del PCI-parte-1.

Marzo 2021, Trieste, Sergio Dalmasso, Quella grande speranza chiamata Rifondazione, I difficili anni ’80 del PCI-parte-2.

Aprile 2022, Trieste, Sergio Dalmasso, Rifondazione Comunista. Dal Movimento dei movimenti alla chiusura di Liberazione.

Aprile 2024, Trieste, Sergio Dalmasso, Dov’è il fascismo? Al governo (e non solo).

Luglio 2024, Trieste, Sergio Dalmasso, Giacomo Matteotti, cento anni dopo.

Febbraio 2025, Trieste, Sergio Dalmasso, Il Manifesto. Un’eresia comunista.

ALCUNI STUDENTI DEL’IPSIA “BIRAGO” DI TORINO
INCONTRANO FERRUCCIO MARUFFI, EX DEPORTATO NEL CAMPO DI CONCENTRAMENTO NAZISTA DI MAUTHAUSEN

Torino, 28 aprile 1990

Ferruccio Maruffi ex deportato

Relazione a cura di Franco Di Giorgi

Ferruccio Maruffi ex deportato nei lager nazisti

Per la storia del mondo il 1989 è stato certamente un anno importante, se non altro per via del crollo del muro di Berlino, avvenuto dopo 28 anni dalla sua costruzione.

Anche per me lo è stato, perché seppure in tarda età – a 35 anni, ma meglio tardi che mai – ho letto Se questo è un uomo di Primo Levi. Ricordo che all’epoca, negli anni di precariato, insegnavo filosofia e storia al liceo classico “Alfieri” di Torino.

Lessi quel testo in concomitanza con una lezione su Schelling e fu determinante scoprire che sia il filosofo sia l’ex deportato citavano il celebre verso del Terzo Canto dell’Inferno di Dante, Lasciate ogni speranza, voi ch’entrate.

Ebbene, questa lettura ha cambiato radicalmente la mia vita: non solo il mio modo di percepire il mondo, ma anche e soprattutto il mio modo di essere, di stare al mondo e di relazionarmi con gli altri. Ha cambiato in particolare il mio modo di insegnare.

L’anno scolastico successivo (1989-1990) insegno italiano e storia all’Ipsia “Birago” di Torino, un professionale per meccanici. Sotto l’influenza della testimonianza di Levi, quell’anno mi reco al teatro Carignano perché l’Aned (l’Associazione nazionale ex deportati) vi svolge una Giornata commemorativa.

Dal banco dei relatori, tutti gli ex deportati invitano calorosamente gli insegnanti a dare spazio nelle loro lezioni alla storia della deportazione. Alla fine del convegno li raggiungo per stringere le loro mani, per salutarli e a qualcuno di loro lascio il mio numero telefonico.

Fra questi Ferruccio Maruffi. Dopo qualche tempo mi chiama per fissare una data per un suo intervento al Birago.

Si decide per il 28 aprile.

Intanto faccio leggere agli studenti – anzi, leggiamo insieme – Se questo è un uomo. Durante queste letture comincio a percepire il silenzio che si generava magicamente nelle classi dei futuri periti meccanici.

Comincio a sentire che il mio rapporto con loro, proprio grazie a quelle lezioni e alle riflessioni che ne sorgevano, diventava sempre più aperto e serio, anche quando si scherzava.

Invito dunque Maruffi a scuola, il quale, dopo la sua intensissima testimonianza, ci ha proposto un documentario su Mauthausen e su Gusen.

Scrivo dunque la mia prima relazione riguardante i campi di concentramento.

Ecco perché è importante per me questa breve relazione: perché è da questo momento che comincio a dedicare l’intero mio lavoro di insegnante alla comprensione di quell’avvenimento nefando.

Certamente unico nella storia dei massacri messi in atto dall’umanità. [2017]

CONTINUA…

Download “Ferruccio Maruffi ex deportato lager nazista: Relazione di Franco Di Giorgi” Ferruccio_maruffi-ex-deportato-lager.pdf – Scaricato 1811 volte – 249,36 KB

Download completo della relazione: Ferruccio_maruffi-ex-deportato-lager