Domande oziose di Dalmasso
Domande oziose di Sergio Dalmasso
Domande oziose di Dalmasso. Il Parlamento europeo vota il riarmo, strumento per il rilancio produttivo (Draghi), chiama alla guerra contro Putin (nuovo Hitler).
Crescono i venti di guerra, si affacciano nuove riduzioni delle spese sociali (con conseguente crescita di populismi e fascismi).
Avete voglia di risentire “Masters of war” di Bob Dylan? Sono trascorsi oltre 60 anni. Allora c’era il Vietnam, oggi…?
– Votano contro AVS, Verdi, 5S e Lega con Vannacci
– Si astengono gli amici di Giorgia
– Vota a favore il PD, con gli eredi di Berlusconi.
Ho imparato, a 18 anni, che esiste una differenza di fondo tra fascisti, reazionari, conservatori, moderati, riformisti, riformatori…
Le privatizzazioni avvenute in Italia negli anni ’90 (Prodi…), le “riforme” di Renzi, i finanziamenti a scuola e sanità privata, le scelte atlantiste e guerrafondaie mettono in discussione queste categorie.
Le politiche di Trump (a volte ritornano!) sembrano segnare una spaccatura profonda della discriminanti che abbiamo sempre avuto in mente e cercato di applicare.
Esempio: alle ultime presidenziali francesi Macron parlava di pensioni a 65 anni, Le Pen a 62. E’ un caso che i lavoratori dipendenti abbiano votato a destra?
– Come ripensare le nostre categorie, cioè come e quale sinistra, tentare ancora di (ri)costruire nell’era di Trump, del bellicismo, dei nazionalismi, del conformismo di tanti intellettuali che richiama l’inizio della prima guerra mondiale?
– Le scelte liberiste e di guerra del campo largo, con i bellicisti, Calenda e Renzi possono essere condizionate?
– Le analisi sulla globalizzazione, sulla mondializzazione reggono davanti alle guerre dei dazi?
Se qualcun* volesse chiarirmi le idee….
Fonte Facebook, 3 aprile 2025, Sergio Dalmasso
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