Mi limito ad alcune considerazioni, brevi e sintetiche, sui motivi che rendono Rosa Luxemburg figura imprescindibile nella ricostruzione, anche se sempre più complessa, di un pensiero ed una pratica alternativi, in questo ventunesimo secolo.
Viene immediatamente alla luce come la più grande figura femminile nella storia del marxismo,
– quella che Lenin, pur nel dissenso, definì aquila e delle opere della quale ha consigliato lo studio alle giovani generazioni,
– Trotskij chiese di preservare (Giù le mani) dall’uso strumentale di socialdemocratici e stalinisti,
– Lukacs (e con lui Lelio Basso) lesse come la maggior continuatrice della concezione dialettica di Marx,
sia stata, per decenni, colpita da critiche e luoghi comuni, additata come portatrice di concezioni e teorie da emarginare (il luxemburghismo, la sifilide luxemburghiana…).
Deformazioni su Rosa Luxemburg
Tutto in lei contrasta con le deformazioni che il pensiero marxista – la concezione per cui la liberazione del proletariato è opera del proletariato stesso – ha subito ad opera del gradualismo meccanicistico della Seconda internazionale e della distorsione staliniana a partire dagli anni ’20,
sino alle tragedie dei decenni successivi (si pensi, ma non solamente, alle ondate di processi e alla distruzione di tutto il gruppo dirigente bolscevico).
Rosa è atipica, già in gioventù, nel movimento socialista polacco, quando rifiuta la priorità dell’impegno sulla questione nazionale.
La sua stessa tesi di laurea inquadra la questione polacca, al centro di tanti documenti dell’internazionale e di scritti di Marx, Engels e Lenin, in termini strutturali:
la Polonia è divisa fra tre grandi imperi (Germania, Austria, Russia) e ognuna delle tre parti è legata, economicamente, allo stato di cui fa parte.
L’indipendenza nazionale cozzerebbe contro le strutture economiche ed è, comunque, da collocarsi in secondo piano, rispetto alla centralità della lotta di classe.
https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio Dalmassohttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio Dalmasso2024-06-13 21:53:252024-06-14 12:20:04Presentazione Rosa Luxemburg oggi
Gli anni ’70 e i primi anni ’80 sono stati precipitosi, triturando esperienze e idee e nessuno dei discorsi che facemmo al dodicesimo congresso del PCI sarebbe oggi più che un discorso sul passato. Conserviamo più con tenerezza che come il libro della legge il “manifesto” rivista…
Sono storie della politica che oggi è quel che è… Delle storie andate, credeteci, non c’è traccia o è così esile che non val la pena di attardarvisi1.
Così Rossana Rossanda, nell’autunno 1984, commenta lo scioglimento del PdUP e la sua adesione al PCI, una sorta di “ritorno”, da Natta a Natta, che segna la fine di un’eresia durata 15 anni.
Tutte le tematiche sollevate, le proposte di rinnovamento e riconversione del più grande partito comunista dell’Occidente, tutte le analisi sui nodi nazionali e internazionali appartengono al passato, ad una stagione interamente superata, di fatto ad una sconfitta consumata.
Scopo e fine di questa breve relazione è, al contrario, chiedersi se alcuni dei temi sollevati non presentino, ancor oggi, pur in una situazione deteriorata, in cui sembra aver trionfato il principio disperazione (G. Anders), elementi di attualità e di interesse, su cui è importante tornare a riflettere.
1Rossana ROSSANDA, Un fatto di cronaca, in “il manifesto”, 16 ottobre 1984.
Continua … (Saggio presente anche nella sezione del sito Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi)
Download completo de: Il manifesto. Parabola di una eresia di Sergio Dalmasso, 22 maggio 2024:
https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio Dalmassohttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio Dalmasso2024-05-25 14:29:182024-06-23 14:11:56Il manifesto Parabola di una eresia
Intervento di Sergio Dalmasso al convegno di Salerno dell’11/12/2023 Rocco Scotellaro. Il meridionalismo eretico di un grande irregolare.
La scelta socialista
È meritorio un convegno su Scotellaro, a Salerno, organizzato da una associazione che svolge un intenso lavoro politico- culturale, oltre che di raccolta di materiale archivistico.
Ho più volte ricordato come questo impegno, nel “profondo sud”, mi ricordi quello che in una realtà provinciale del “profondo nord”, ho tentato di praticare per decenni interi (attività politica, circolo ARCI, circolo culturale, giornalino ciclostilato, cicli di dibattiti e conferenze, pubblicazione periodica dei Quaderni “Storia, cultura, politica”).
Scotellaro nasce a Tricarico nel 1923.
Studia, spostandosi in varie sedi, Scrignano degli Alburni (collegio), Cava dei Tirreni, Matera, Roma, Potenza, Trento, Tivoli. Maturità classica e iscrizione, a Roma, alla facoltà di giurisprudenza, che non porterà a termine.
Le prime tensioni antifasciste sembrano comparire durante il suo soggiorno a Trento, dove vive la sorella e si concretizzano per l’intreccio fra andamento disastroso della guerra e presa di coscienza della “questione meridionale”.
Anche a causa della morte del padre, Scotellaro rientra a Tricarico, dove, nel dicembre 1943, si iscrive al Partito socialista (allora PSIUP).
La Basilicata è terra di confino politico.
Fra i 5.000 confinati, si ricordano, oltre a Carlo Levi, notissimo per il suo Cristo si è fermato a Eboli, Eugenio Colorni, uno degli autori del Manifesto di Ventotene, Camilla Ravera, Manlio Rossi Doria.
Saggio di Sergio Dalmasso, Gianfranco Donadei, Coerenza e linearità, pubblicato nel n.103, novembre 2023, della rivista Il Presente e la Storiadell’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Cuneo.
Numero 103 della rivista interamente dedicato a Gianfranco Donadei.
Gianfranco Donadei: coerenza e linearità
Un medico contro corrente
Incontro Gianfranco Donadei, la prima volta, nel settembre-ottobre 1967. Si preparavano a Cuneo iniziative (dibattito – sarebbe arrivato il Lucio Libertini di quegli anni – mostra, tenda in piazza Galimberti…) sul tema che allora sentivamo maggiormente: la guerra in Vietnam.
Riunione nella sede dell’ANPI di Cuneo, per anni percorsa dalla futura nuova sinistra. Mi presentano Donadei come medico competentissimo, sindaco, atipico nella provincia, a Roccavione, sempre attento alle questioni amministrative, radicale.
Il suo linguaggio, la sua formazione sono diversi rispetto a quelli dei tanti giovani ventenni; la critica alla guerra americana non passa per categorie marxiste, per analisi, più o meno raffazzonate, su strutture economiche e rapporti geopolitici, ma dal rifiuto del conflitto militare, dal richiamo alla legalità internazionale e al tema della indipendenza nazionale.
La critica alla democrazia statunitense si accompagna a quella della involuzione democratica che il comunismo porta in sé, quindi all’URSS.
Lo rivedo tre anni dopo. Nel 1970, il Partito radicale appoggia il PSI ed è lui a tenere il comizio finale, a Boves, dove il socialista Viglione ha grande seguito elettorale.
La piazza è piena, come accadeva in quei tempi, ma anche perché «Donadei è bravo, Parla proprio bene, Dice le cose come stanno».
Comizio lungo e applaudito. Stanno nascendo le regioni a statuto ordinario che saranno strumento di decentramento e di partecipazione. Gravi le responsabilità della DC per il fatto che nascano solamente nel 1970.
Le politiche governative debbono avere un cambio di passo. Difesa della scuola pubblica e del concetto di pubblico. Molti riferimenti alla provocazione antidemocratica, da piazza Fontana ai fatti successivi. Attacco al ruolo dei fascisti, ma anche della DC.
Ci rincontriamo tre anni dopo. Tornato a Boves/Cuneo dall’università, mi incisto nell’idea di costruire, in provincia, circoli del manifesto.
Nella provincia bianca e moderata, il PCI è sempre stato minoritario, ma sta crescendo, in tutte le città nascono gruppi di nuova/estrema sinistra, soprattutto di Lotta Continua e per la vicinanza con Torino e perché è la formazione che meglio incarna la spontaneità del Sessantotto: ruolo centrale del proletariato di fabbrica, rivoluzione imminente, rifiuto di strutture partitiche in nome di un coordinamento “orizzontale”, richiamo mitizzato alla lotta partigiana, continuo riferimento alla situazione internazionale.
Il Partito radicale ha una sede, bella, lineare, ordinata, ben diversa dal caos di quelle dei “gruppi”. Spicca una grande fotografia-ritratto di Ernesto Rossi, riferimento ideale, laico e critico, soprattutto per Donadei. È piccolo, ma attivo, teso all’impegno per il divorzio, per la tematica antimilitarista, in prospettiva per la questione dell’aborto. …
Continua …
Saggio Completo di Sergio Dalmasso presente di seguito e archiviato nella sezione del sito sergiodalmasso.com: Archivio – Scritti storici – Articoli e saggi: Gianfranco Donadei: coerenza e linearità:
Lucio Libertini e … Un protagonista della sinistra italiana nel centesimo anniversario della nascita.
Libertini Presentazione degli Atti del convegno svoltosi a Pistoia il 2 dicembre 2022 (libro curato da Barbara Nikolava) in data 1 dicembre 2023 ore 17:00.
L’Evento Lucio Libertini atti convegno Pistoia è gratuito. Per maggiori informazioni rivolgersi ad Archivio Roberto Marini Pistoia, direttore Roberto Niccolai.
Archivio Roberto Marini “Oltre il Secolo Breve” Galleria Nazionale 9 Pistoia Tel. 0573 766349 Sito: https://archiviomarinioltreilsecolobreve.it Facebook: Archivio Roberto Marini Instagram: Archivio Marini
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Quarta di copertina del libro su Libertini di Dalmasso
Lucio Libertini (Catania 1922 – Roma 1993) ha militato, dall’immediato dopoguerra alla morte, nella sinistra italiana, da una corrente socialista minoritaria alla sinistra socialdemocratica, dall’eresia dell’USI di Magnani e Cucchi alla sinistra socialista, dall’eretica collaborazione con Panzieri al PSIUP, dal PCI a Rifondazione comunista.
Al di là delle banali accuse di essere uno “scissionista”, un “globe trotter della politica”, Libertini rivendicava una coerenza, una continuità davanti ai tanti che avevano modificato non sigle di partito, ma posizioni e scelte ideali, sostenendo una fedeltà ai propri riferimenti sociali e una linearità, nel doppio rifiuto dello stalinismo e della compromissione socialdemocratica.
Attivismo di Libertini
Il suo grande attivismo, le capacità giornalistiche espresse da “Iniziativa socialista” a “Risorgimento socialista”, da “Mondo operaio” all’“Avanti!”, da “Mondo nuovo” a “Liberazione”, la intensa produzione di testi, sempre legati alla contingenza politica, ma molto spesso di prospettiva (per tutti le “Tesi sul controllo” e “Due strategie”) hanno fatto di lui, per anni, un riferimento importante.
Se molte delle formazioni in cui ha militato sono oggi sconosciute ai più, sommerse nelle infinite scissioni, divisioni e rimozioni della sinistra, alcune tematiche mantengono una specifica attualità: la ricerca di una via autonoma e non subordinata; il legame costante con la classe; la necessità di un protagonismo della stessa espressa dai suoi strumenti di controllo e di auto organizzazione; una lettura dei temi internazionali che esca dai limiti del campo e dello stato-guida.
Il libro Libertini
Il testo passa in rassegna “eresie” dimenticate, dibattiti, scelte generose anche se minoritarie, figure della sinistra maggioritaria e di un’altra sinistra (Magnani, Codignola, Maitan, Panzieri, Ferraris) sconfitta ed emarginata, con opzioni differenti, ma capace di analizzare la realtà nazionale e internazionale, le sue trasformazioni, le prospettive.
Attraverso il percorso di Lucio Libertini, il testo ripercorre mezzo secolo di storia, di successi, errori, scacchi, potenzialità, speranze, occasioni mancate dell’intera sinistra italiana.
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(Quaderno CIPEC numero 67 contenente gli interventi di Lucio Libertini al consiglio regionale del Piemonte 1975-1976:
L’associazione nazionale Amicizia Italia Cuba presenta questo archivio dei discorsi, video, fotografie riguardanti Ernesto Che Guevara.
56 anni fa veniva assassinato Ernesto ‘Che’ Guevara, l’uomo che rappresenta per eccellenza l’idea della Rivoluzione.
Sperando di farvi cosa gradita pubblichiamo qui di seguito (in lingua originale) Citazioni, Discorsi, Video, Fotografie e Musica estratte dal sito web del CEME (archivio storico, sociale, politico e culturale del Cile).
Video YouTube con Franco Zunino e Sergio Dalmasso che discutono su Ernesto Guevara, il Che:
Nathalie Cardone – Hasta siempre (Official Video HD) – YouTube:
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Amicizia Italia Cuba, Citazioni e discorsi di Ernesto Guevara
1952 Notas de Viaje. Ernesto Guevara 1955 Sobre el peronismo. Ernesto Guevara 1958 Entrevista de Jorge Masetti con el Che en Sierra Maestra Che Guevara. Obras escogidas. Libro. 1.7 MB
Anno 1959
1959 Lo que aprendimos y lo que enseñamos 1959 Proyecciones sociales del Ejercito Rebelde 1959 Discurso en ‘El Pedrero’ 1959 Guerra y población campesina. Ernesto Guevara 1959 Palabras en la despedida de los compañeros Juan Abrahantes y Jorge Villa 1959 América desde el balcón afroasiático 1959 Reforma universitaria y revolución 1959 Discurso en la concentración ante el Palacio Presidencial 1959 Discurso al recibir el doctorado honoris causa de la Universidad Central de las Villas 1959-1964 Cuatro artículos sobre guerrilla y guerra de guerrillas 1959 ‘Que es un guerillero’ 1959 Una historia de la Revolución Cubana
Anno 1960
1960 Discurso en la entrega del Centro Escolar ‘Oscar Lucero’ 1960 Discurso en la conmemoracióndel natalicio de José Martí 1960 Discurso en el Banco Nacional 1960 Discurso a los trabajadores de la industria textil 1960 El papel de la Universidad en el desarrollo económico de Cuba 1960 Soberanía política e independencia Económica 1960 Discurso en Santiago de Cuba 1960 Discurso en la inauguración de la exposición industrial en Ferrocarril 1960 Consejos al combatiente. Ocho artículos 1960 Las ametralladoras en el combate defensivo 1960 Discurso al Primer Congreso Latinoamericano de Juventudes 1960 La ‘Corte de los Milagros’ y otros motes de la OEA 1960 El médico revolucionario. Ernesto Guevara 1960 Notas para el estudio de la ideología de la Revolución cubana.
Anno 1961
1961 Sobre la firma de acuerdos con los países socialistas. Ernesto Guevara. 6 enero 1961 1961 Despedida de duelo a Osvaldo Sánchez y otros compañeros del MINFAR 1961 Discurso a las milicias en Cabañas, Pinar del Río 1961 Discurso en la Convención Nacional de los Consejos Técnicos Asesores 1961 Palabras a obreros destacados 1961 Discurso en el Encuentro Nacional Azucarero 1961 Cuba ‘Excepción histórica o vanguardia en la lucha contra el colonialismo 1961 Discurso a las milicias en Pinar del Río 1961 Economía y Planificación. 1961 Contra el burocratismo 1961 Discurso en el acto conmemorativo de la muerte de Antonio Guiteras 1961 Discurso en el acto de homenaje al general Líster 1961 Conferencia en el curso de adiestramiento del Ministerio de Industrias 1961 Discusión colectiva, decisión y responsabilidad únicas 1961 Discurso en la reunión del Consejo Interamericano Económico y Social, Uruguay 1961 Segundo discurso ante la CIES. Ernesto Guevara 1961 Discurso del Che en la Universidad República de Montevideo 1961 Discurso en la Primera Reunión Nacional de Producción 1961 Charla a trabajadores del Ministerio de Industrias 1961 Discurso en la inauguración de la planta de sulfometales ‘Patricio Lumumba’ 1961 Discurso en la Conmemoración del 27 de noviembre de 1871 1961 La Guerra de Guerrillas 1961 Moral y disciplina de los combatientes revolucionarios. Ernesto Guevara
Anno 1962
1962 Conferencia a los estudiantes de la Facultad de Tecnología 1962 Mensaje a los argentinos 1962 El cuadro, columna vertebral de la revolución 1962 ‘Que debe ser un joven comunista’ 1962 Discurso en acto de homenaje a Antonio Maceo 1962 La Batalla de Santa Clara. Relato del comandante Ernesto Che Guevara 1962 Pasajes de la guerra revolucionaria
Anno 1963
1963 Discurso de la plenaria azucarera en Camagüey 1963 Discurso en la asamblea general de trabajadores de la Textilería Ariguanabo 1963 Discurso en Minas del Frío 1963 En la clausura del Encuentro internacional de estudiantes de arquitectura 1963 Guerra de guerrillas, un método 1963 El partido marxista-leninista 1963 Guerra de guerrillas. El papel de la mujer. Ernesto Guevara
Anno 1964
1964 Palabras en la entrega de certificados de trabajo comunista 1964 Sobre las tareas fundamentales de la industria y trabajos de dirección. Ernesto Guevara 1964 Sobre el sistema presupuestario de financiamiento 1964 Conferencia Mundial de Comercio y Desarrollo. 1964 La Banca, el crédito y el socialismo 1964 Discurso en la inauguración de la Planta Mecánica de Las Villas. 1964 La Juventud y la revolución 1964 Discurso en la inauguración de la Planta Beneficiadora de Caolín 1964 Discurso en la inauguración de la Fábrica de Bujías de Sagua la Grande 1964 La planificación socialista, su significado 1964 Discurso en la inauguración de la Fábrica de Alambre de Puas en Nuevitas 1964 Discurso en la inauguración de la Fábrica de Bicicletas de Caibarién 1964 Discurso en la entrega de certificados de trabajo comunista en el Ministerio de Industrias 1964 Discurso en la Asamblea de Emulación del Ministerio de Industrias 1964 Discurso en homenaje al Comandante Camilo Cienfuegos 1964 Discurso en la Asamblea General de las Naciones Unidas 1964 Intervención en la Asamblea General de las Naciones Unidas, II replica 1964 Conferencia en el programa televisado ‘Face the Nation’ 1964 Cuba, su economía, su comercio exterior, su significado en el mundo actual
Anno 1965
1965 Discurso de Argel 1965 El socialismo y el hombre en Cuba 1965 El Che y su carta sobre los estudios de filosofía 1965 Del libro Pasajes de la lucha revolucionaria Congo. Fragmentos 1965 Carta de despedida del Che Guevara a Fidel Castro 1965 Cuatro Cartas de despedida a su familia 1965 La piedra. Relato inédito del Che Guevara
Anno 1966
1966 Carta de despedida a Fidel Castro 1966 Notas Inéditas del Che al Manual de Eco Política de la Academia de Ciencias URSS
Anno 1967
1967 Mensaje a los pueblos del mundo a través de la Tricontinental 1967 Diario en Bolivia 1967 Cinco Comunicados redactados por el Che en la selva boliviana.
Amicizia Italia Cuba, Video
Festejos del triunfo Rebelde en Cuba en 1951 Hasta Siempre Comandante Che Guevara – Carlos Puebla Che en la Sierra Maestra Discurso de Ernesto Guevara en la ONU Discurso de Ernesto Guevara en Santiago de Cuba Palabras del Che sobre Playa Giron El Che trabajando cuando era Ministro de Industria Discurso de Ernesto Guevara a los trabajadores y voluntarios Breve compilado de imágenes con música de fondo Fidel Castro lee la carta de despedida del Che Fidel habla del Che Momento en que encontraron los restos del Che en Bolivia. Ceremonia En Santa Clara cuando llega el ataud con los restos del Che
Amicizia Italia Cuba, Fotografie
Homenaje Fotografico de Ernesto Guevara desde su niñez hasta su muerte en Bolivia 23,6MB Colección de Afiches en Homenaje a Ernesto Guevara 1 16,6MB Coleccion de Afiches en Homenaje a Ernesto Guevara 2 10,4MB
Amicizia Italia Cuba,Musica
Alma Morena.- Miguel Angel Filipini América te hablo de Ernesto – Silvio Rodriguez Andes lo que Andes – Amaury Perez Ay, Che Camino – Matio Ayer y Hoy Enamorados – Santiago Felíu Cancion al Guerrillero Heroico – Elena Burke Cancion al Hombre Nuevo – Nereyda Naranjo Cancion Cubana – Ernesto Lecuona Cancion del elegido – Silvio Rodriguez Cancion del Hombre Nuevo – Daniel Viglietti Cancion funebre por Che Guevara Carta al Che – Inti Illimani Che Comandante – Cacique Paraguayo Che Esperanza – Egon y Los Arachanes Che Guevara Comandante Che Guevara – Grupo Tabacalero Diciembre 3 y 4 El aparecido. – Victor Jara El Hombre Nuevo – Daniel Viglietti Elegia al Che Guevara – Inti Illimani Fusil contra Fusil Guitarra en duelo mayor – Angel Parra Hasta Siempre – Carlos Puebla
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https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio Dalmassohttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio Dalmasso2023-10-16 20:32:012024-02-01 20:07:36Amicizia Italia Cuba
Convegno Livio Maitan. A cento anni dalla nascita il contributo e il lascito politico di Livio Maitan.
Convegno nazionale dedicato a Livio Maitan, nel centenario della nascita dell’intellettuale e dirigente marxista rivoluzionario veneziano morto a Roma nel 2004.
“Con lo sguardo rivolto al futuro”, questo il titolo del meeting frutto di un lungo lavoro di preparazione da parte della BLM, la biblioteca che porta il nome di Maitan e ne cura il lascito di libri, riviste e documenti e che negli anni ha saputo saldarsi al sistema bibliotecario romano mettendo così a disposizione di studiosi e militanti un pezzo importante di storia del movimento operaio.
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Intervento di Lucio Libertini al congresso fondativo del Partito della Rifondazione Comunista del 14 dicembre 1991
Registrazioni audio complete del congresso di Radio Radicale al seguente indirizzo: https://www.radioradicale.it/scheda/43546/congresso-nazionale-fondativo-del-partito-della-rifondazione-comunista
L’evento è stato organizzato da Partito della Rifondazione Comunista.
Sono intervenuti: Patrizia Mancini (PRC), Roberto Di Zenobio (PRC), Tuti Kondul (PRC), Emma Bonidoni (PRC), Luciana Frontini (PRC), Mascia Graziella (PRC), Vera Lombardi (PRC), Peppe Napolitano (PRC), Walter Piludu (PRC),
Alcuni convegni di Sergio Dalmasso – Domenica pomeriggio 9 ottobre 2022 alle ore 15.00, sarò a TORINO, presso il circolo Libertini (via Arezzo?) per parlare di Lucio Libertini, a 100 anni dalla nascita.
Giovedì 13 ottobre 2022, alle 17, sarò a RIMINI; presso il circolo di Rifondazione, per una chiacchierata su movimento operaio, marxismo… (chi più ne ha, più ne metta).
VENERDI’ 14 ottobre 2022 alle 21, a PISTOIA; presso la fondazione Marini, discuteremo della sinistra, dal PSIUP a DP.
La varietà di argomenti presenti nei video crea un ambiente educativo e informativo che copre una vasta gamma di temi, contribuendo così a una comprensione più profonda della storia e della società.
Sergio Dalmasso emerge come una guida autorevole, fornendo non solo informazioni storiche accuratamente documentate, ma anche interpretazioni illuminate che stimolano la riflessione critica.
Il canale rappresenta una piattaforma imprescindibile per chiunque desideri approfondire la propria comprensione della storia e della politica attraverso la prospettiva di un esperto appassionato.
Con video che coprono una varietà di argomenti e figure di rilievo, il Canale YouTube di Sergio Dalmasso si conferma come una risorsa educativa e coinvolgente per gli appassionati di storia e cultura.
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