Calendario del popolo n. 602, La ricerca teorica di Lelio Basso
La ricerca teorica di Lelio Basso – mentre si scrive è presente in Ebay il numero 602 dell’ottobre 1996 de “Il Calendario del popolo” intitolato Walter Fillak Il ragazzo partigiano impiccato due volte, saggio di Monica De Marinis.
In esso vi è – fra gli altri – il saggio di Sergio Dalmasso intitolato: La ricerca teorica di Lelio Basso catalogato nella sezione: Archivio, Scritti storici e Articoli e saggi di questo sito con il titolo Lelio Basso: un maestro scomodo.
Gli autori del numero 602 del Calendario del popolo sono stati: Sergio Dalmasso, Lelio La Porta, Aldo Bernardello, Franco Della Peruta, Fabio L. Grassi, Monica De Marinis, Maria Canella, Sergio Giangirolami, Alessandro Roveri, Danilo L. Massagrande e Tiziano Tussi.
CALENDARIO DEL POPOLO numero 602 ottobre 1996 – WALTER FILLAK – LELIO BASSO – MASSONERIA. Franco Della Peruta (direttore), Nicola Teti (direttore responsabile).
A tal proposito si ripropone il saggio di Sergio Dalmasso in esso pubblicato: Lelio Basso: un maestro scomodo:
https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio Dalmassohttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio Dalmasso2024-02-29 20:18:582024-03-01 00:36:11La ricerca teorica di Lelio Basso
Mentre si scrive è presente in Ebay il numero 615 de “Il Calendario del popolo” del dicembre 1997.
In esso vi è – fra gli altri – il saggio di Sergio Dalmasso intitolato: Bernstein, Kautsky e Rosa Luxemburg catalogato nella sezione Archivio, Scritti storici e Articoli e saggi di questo sito.
Gli autori del numero 615, dicembre 1997, del Calendario del popolo sono stati: Sergio Dalmasso, Giorgio Bini, Sergio Giangirolami, Franco Della Peruta, Mario R. Storichi, Antonello Rossetti, Diego Giachetti.
CALENDARIO DEL POPOLO 615, 12/1997: SOCIETÀ DI MUTUO SOCCORSO. Scuola di BARBIANA Franco Della Peruta (direttore), Nicola Teti (direttore responsabile).
A tal proposito si ripropone il saggio di Sergio Dalmasso in esso pubblicato intitolato:
Il primo dibattito sul “revisionismo”: Bernstein, Kautsky, Rosa Luxemburg.
Il primo dibattito teorico nel movimento socialista compie ormai 100 anni.
Una riflessione su questo e sui nodi che ha aperto ha significato non solo come riflessione sulla storia del movimento di classe e sulle sue grandi figure, ma anche per gli elementi di attualità che a distanza di cento anni, conserva.
Già negli ultimi anni della sua vita, Marx vede parzialmente modificato e stravolto il suo pensiero.
La crescita della socialdemocrazia tedesca, nata dalla unificazione dei due filoni di Bebel e di Lassalle propone a tutto il movimento operaio un modello sostanzialmente riformista e gradualista, legato al pensiero positivista.
La polemica di Marx espressa nella Critica al programma di Gotha è centrata sulla rivendicazione della dittatura del proletariato, sull’affermazione di un diritto diseguale (essendo diseguale la natura), sulla celebre affermazione “da ognuno secondo le sue possibilità, ad ognuno uno secondo i suoi bisogni”.
La sferzante conclusione “Dixi et salvavi animam meam” è una chiara presa di distanza rispetto alla deriva teorico-pratica verso cui muove il nuovo partito. …
CONTINUA
Download saggio completo Il primo dibattito sul “revisionismo”: Bernstein, Kautsky, Rosa Luxemburg:
https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio Dalmassohttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio Dalmasso2024-02-25 16:05:352024-02-25 18:05:51Bernstein Kautsky e Rosa Luxemburg
Capitolo primo Rivista La Sinistra, Sergio Dalmasso
LA RIVISTA
LA SINISTRA
La Samonà-Savelli
La casa editrice Samonà-Savelli nasce a Roma nel 1963.
Giuseppe Paolo Samonà è redattore all’“Unità”, ma ne viene allontanato per dissenso politico.
Studioso di letteratura, sarà insegnante nelle università di Chieti-Pescara, Mogadiscio, Montreal.
Pubblicherà testi su Gioacchino Belli (1969), Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1974), Letteratura e stalinismo (1971). Tradurrà il poeta russo Sergej Aleksandrovic Esenin.
Nel 1968 abbandona la casa editrice che, dal 1970 alla chiusura (1982), si denominerà: Savelli- La nuova sinistra.
Giulio Savelli (Roma 1941) proviene da una famiglia dell’alta nobiltà romana, legata al Vaticano.
Nell’autunno 1966, viene radiato dalla federazione romana del PCI, a causa della nascita del mensile “La Sinistra”.
Dagli anni ’80, cosa comune a tante figure dell’area, modifica le proprie posizioni, sino all’approdo, nel 1996, alle liste della destra berlusconiana.
È eletto deputato nella circoscrizione di Legnano, con il 36,8%, superando la candidata della Lega (29.5%) e quello dell’Ulivo (33,7%).2
Fa parte, successivamente, dei gruppi di Forza Italia, Misto-patto Segni-liberali, UDR, CCD.
La casa editrice si caratterizza come voce della sinistra critica verso l’accordo DC-PSI, ma anche verso il PCI e le sue scelte politico-culturali.
Delle due correnti di pensiero, allora dissenzienti rispetto alla direzione togliattiana, l’operaismo e il trotskismo, la Samonà Savelli “sposa” la seconda, appoggiando le posizioni della Quarta internazionale in una sua fase, in Italia, di relativa crescita.
L’”entrismo” nel PCI fa sì che in più federazioni siano attivi esponenti trotskisti, come anche nella redazione dell’”Unità”.
La messa in discussione dello stalinismo, dopo il 1956, ha prodotto discussioni, anche scontri, soprattutto nella FGCI e nel suo organo “La città futura”.
La realtà internazionale, in movimento, ha forti ricadute anche nella realtà italiana.
I primi titoli prodotti sono tutti “politici”. Suscita polemiche Scrittori e popolo (1965)di Alberto Asor Rosa, attacco frontale allo storicismo e al “populismo” della cultura del PCI.
Il testo sottolinea la differenza fra l’ideologia degli intellettuali di sinistra e le esigenze della classe operaia (Asor Rosa è tra gli artefici della rottura del gruppo dei “Quaderni rossi” e della nascita di “Classe operaia”), mette in discussione la politica culturale togliattiana nel suo rapporto con la tradizione democratica nazionale (Vico-Croce) e conseguentemente lo stesso Gramsci (poco amato negli “anni ’68”).
https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio Dalmassohttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio Dalmasso2024-02-16 19:31:222024-02-16 23:11:18Capitolo primo La Sinistra
Mentre si scrive è presente in Ebay il numero 616 del Calendario del popolo di oltre 26 anni fa. In esso vi è – fra gli altri – un saggio di Sergio Dalmasso intitolato Rosa Luxemburg: un altro comunismo? catalogato nella sezione Archivio, Scritti storici e Articoli e saggi di questo sito.
Gli autori del numero 616, gennaio 1998, del Calendario del popolo sono stati: Franco Della Peruta (direttore), Nicola Teti (direttore responsabile); Vincenzo Castaldi, Luciano Canfora, Sergio Dalmasso, Aldo Serafini, Aldo Pardi, David Sorani, Claudio Moffa, Mario R. Storchi, Sergio Giuntini, Davide Canfora, Renzo Maiolo, Giovanni Pesce.
Rosa Luxemburg: un altro comunismo?, in “Il calendario del popolo”, numero 616, gennaio 1998.
Rosa Luxemburg è non solo la più grande figura femminile del movimento comunista, ma soprattutto una delle maggiori figure in assoluto nella storia del marxismo, espressione di un pensiero e di una pratica non a caso per lungo tempo emarginati e rimossi.
Su di lei grava l’infamia della “lue luxemburghiana”, da rimuoversi dal movimento operaio, grava l’accusa di menscevismo, sulla sua figura pesano incomprensioni e dimenticanze, le generiche formule di spontaneismo e romanticismo rivoluzionario.
Ancora nel 1949, la proposta di Lelio Basso, all’inizio del suo isolamento politico, di pubblicare le sue opere suscita scandalo.
Una lettera su questo problema sempre di Basso a Gyorgy Lukàcs non riceve risposta.
Di Rosa Luxemburg si parlerà molto nella seconda metà degli anni Sessanta, in coincidenza con il recupero del marxismo critico ed a tratti eretico, soprattutto nel movimento studentesco e non a caso in Germania.
Il film (1986) di Margarethe von Trotta la farà conoscere, anche se parzialmente, ad un pubblico più ampio.
https://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.png00Sergio Dalmassohttps://www.sergiodalmasso.com/wp-content/uploads/2022/01/Sergio-Dalmasso.pngSergio Dalmasso2024-02-12 05:40:352024-03-23 20:28:05Rosa Luxemburg un altro comunismo
L’ Autonomia Differenziata Spiegata in Parole Semplici
Intervista a Marina Boscaino Comitato No AD
Intervista a Marina Boscaino, portavoce nazionale dei Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, per l’unità della Repubblica e l’uguaglianza dei diritti.
Video YouTube dell’intervista a Marina Boscaino sulla Autonomia Differenziata:
In Italia 22 milioni di persone sono intrappolate in liste d’attesa infinite dopo decenni di regionalismo sanitario.
E l’autonomia differenziata del disegno di legge Calderoli peggiora la situazione.
Non sarebbero i LEA o i LEP né il regionalismo fiscale a garantire l’universalismo dei servizi ovunque.
Nel Servizio Sanitario Nazionale, 22 milioni di persone, cioè una su tre in tutto il Paese, sono intrappolate in liste d’attesa senza fine.
Questo dato, più che una rivelazione, è un’ovvia verità.
Le storie di chi aspetta mesi, e persino anni, per un controllo sono note a molti, sia per esperienza personale che per procura.
C’è chi non può permettersi di aspettare e preferisce rivolgersi al privato, pagando di tasca propria.
Altri, circa quattro milioni di persone, non solo non possono attendere, ma non hanno neanche la possibilità economica di considerare alternative.
Questo dato è ancor più inquietante se si pensa che sono proprio coloro che vivono in condizioni di povertà ad avere più bisogno di una sanità accessibile. ”
Cerimonia al Liceo Prati di Trento dedicata a Rocco Scotellaro
Cerimonia al Liceo Prati di Trento dedicata a Rocco Scotellaro, Gerosa: “Importante far riflettere i ragazzi su modelli diversi di futuro”.
Comunicato stampa PAT n. 3480 Venerdì, 15 Dicembre 2023 Pubblicato il 15/12/2023.
Nell’anno del centenario della nascita e nel giorno della ricorrenza della morte, avvenuta il 15 dicembre 1953, il Liceo Classico Giovani Prati di Trento ha commemorato l’intellettuale, politico e scrittore Rocco Scotellaro con l’inaugurazione di una scultura in terracotta che lo raffigura, realizzato e donato dall’artista Rocco Grassi.
Alla cerimonia era presente la vicepresidente e assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità della Provincia autonoma di Trento Francesca Gerosa.
Lucio Libertini e … Un protagonista della sinistra italiana nel centesimo anniversario della nascita.
Libertini Presentazione degli Atti del convegno svoltosi a Pistoia il 2 dicembre 2022 (libro curato da Barbara Nikolava) in data 1 dicembre 2023 ore 17:00.
L’Evento Lucio Libertini atti convegno Pistoia è gratuito. Per maggiori informazioni rivolgersi ad Archivio Roberto Marini Pistoia, direttore Roberto Niccolai.
Archivio Roberto Marini “Oltre il Secolo Breve” Galleria Nazionale 9 Pistoia Tel. 0573 766349 Sito: https://archiviomarinioltreilsecolobreve.it Facebook: Archivio Roberto Marini Instagram: Archivio Marini
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Quarta di copertina del libro su Libertini di Dalmasso
Lucio Libertini (Catania 1922 – Roma 1993) ha militato, dall’immediato dopoguerra alla morte, nella sinistra italiana, da una corrente socialista minoritaria alla sinistra socialdemocratica, dall’eresia dell’USI di Magnani e Cucchi alla sinistra socialista, dall’eretica collaborazione con Panzieri al PSIUP, dal PCI a Rifondazione comunista.
Al di là delle banali accuse di essere uno “scissionista”, un “globe trotter della politica”, Libertini rivendicava una coerenza, una continuità davanti ai tanti che avevano modificato non sigle di partito, ma posizioni e scelte ideali, sostenendo una fedeltà ai propri riferimenti sociali e una linearità, nel doppio rifiuto dello stalinismo e della compromissione socialdemocratica.
Attivismo di Libertini
Il suo grande attivismo, le capacità giornalistiche espresse da “Iniziativa socialista” a “Risorgimento socialista”, da “Mondo operaio” all’“Avanti!”, da “Mondo nuovo” a “Liberazione”, la intensa produzione di testi, sempre legati alla contingenza politica, ma molto spesso di prospettiva (per tutti le “Tesi sul controllo” e “Due strategie”) hanno fatto di lui, per anni, un riferimento importante.
Se molte delle formazioni in cui ha militato sono oggi sconosciute ai più, sommerse nelle infinite scissioni, divisioni e rimozioni della sinistra, alcune tematiche mantengono una specifica attualità: la ricerca di una via autonoma e non subordinata; il legame costante con la classe; la necessità di un protagonismo della stessa espressa dai suoi strumenti di controllo e di auto organizzazione; una lettura dei temi internazionali che esca dai limiti del campo e dello stato-guida.
Il libro Libertini
Il testo passa in rassegna “eresie” dimenticate, dibattiti, scelte generose anche se minoritarie, figure della sinistra maggioritaria e di un’altra sinistra (Magnani, Codignola, Maitan, Panzieri, Ferraris) sconfitta ed emarginata, con opzioni differenti, ma capace di analizzare la realtà nazionale e internazionale, le sue trasformazioni, le prospettive.
Attraverso il percorso di Lucio Libertini, il testo ripercorre mezzo secolo di storia, di successi, errori, scacchi, potenzialità, speranze, occasioni mancate dell’intera sinistra italiana.
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(Quaderno CIPEC numero 67 contenente gli interventi di Lucio Libertini al consiglio regionale del Piemonte 1975-1976:
Troppo spesso si danno per scontate conoscenze storiche del periodo compreso tra la Prima guerra mondiale e gli anni Duemila, colpevolmente trascurato anche dai programmi scolastici.
Per queste ragioni è stato organizzato un corso su fascismo e antifascismo di cui questo volume ne raccoglie le risultanze.
Un testo di facile accesso per lettori di ogni età con l’obiettivo di illustrare il fenomeno delle nuove destre che si rifanno ideologicamente al fascismo nonostante il divieto contenuto nella XII Disposizione della Costituzione:
«È proibita la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
Il Canale YouTube di Sergio Dalmasso è una preziosa risorsa che offre un affascinante viaggio nel mondo della storia, della politica e della cultura attraverso gli occhi dello stimato storico. Con ben 86 video (attualmente), il canale si presenta come un archivio ricco di conoscenze, in cui Sergio Dalmasso presenta i suoi nuovi volumi, esplora i Quaderni del CIPEC e approfondisce l’attualità del pensiero di figure iconiche come Antonio Gramsci e Rosa Luxemburg, Che Guevara e altre figure importanti per il movimento operaio.
Gli spettatori avranno l’opportunità di immergersi nelle riflessioni di Dalmasso sulla storia politica italiana e internazionale, con particolare attenzione a eventi cruciali come i cento anni dalla Rivoluzione Russa. Le presentazioni di nuovi volumi offrono uno sguardo privilegiato sulle idee fresche e gli approfondimenti dell’autore, contribuendo a rendere accessibile un sapere di grande valore.
La varietà di argomenti presenti nei video crea un ambiente educativo e informativo che copre una vasta gamma di temi, contribuendo così a una comprensione più profonda della storia e della società.
Sergio Dalmasso emerge come una guida autorevole, fornendo non solo informazioni storiche accuratamente documentate, ma anche interpretazioni illuminate che stimolano la riflessione critica.
il-ciclostile-n-9-libertini-dalmasso – in Il Ciclostile, n. 9, luglio 2022″, Il passato e il presente, “Lucio Libertini. Lungo viaggio nella sinistra italiana“.
Il Ciclostile n. 9 Lucio Libertini – Libertini, nella sua fase più fervida, segnata dal sodalizio con Raniero Panzieri propone l’uscita dallo stalinismo, ma a sinistra.
La rivista “Mondo operaio”, nel breve periodo della co-direzione di Panzieri, svolge una funzione profondamente innovativa, pur nel ricchissimo panorama nato dalla tempesta seguita al 1956 e nel ricco confronto, senza schemi e giuramenti, di posizioni storico- politico- filosofiche che esprime il bisogno di superare i dogmi precedenti.
Nel febbraio 1958 (in quell’anno nascono “Problemi del socialismo”, “Testimonianze”, “La rivista storica del socialismo”) “Mondo operaio” pubblica le Sette tesi sulla questione del controllo operaio, il testo forse più radicale nel proporre una alternativa alle ipotesi maggioritarie nella sinistra italiana.
Lo scritto di Panzieri e Libertini nega la teoria per cui la costruzione del socialismo deve sempre essere preceduta dalla democrazia borghese, questo soprattutto in Italia dovela borghesia non è mai stata e non può divenire “classe nazionale”.
Il numero 9 della rivista Il Ciclostile
“Questo numero 9 de “Il Ciclostile” è veramente speciale perchè esce nonostante i seri problemi di saluti avuti da Angelo Orientale che in ogni caso ha voluto dirigerne i lavori.
Certo “alla cieca” e quindi è inevitabile (ma non è detto che ci sia) qualche errore di battitura.
Per questa volta, credo meriti la nostra comprensione e immensi auguri di una pronta guarigione.
Il numero è però ricco di materiale interessante.
Buona Lettura.
il-ciclostile-n-9-libertini-dalmasso, Contenuti del numero 9
06 Operai e studenti uniti nella lotta: un esempio di coesione sociale – di Maria Di Serio
08 Anni Settanta: il sogno rivoluzionario – di Attilio Bonadies
10 Salerno e il resto – di Giancarlo Montalto
14 Attualità del socialismo: Perché non più liberale ma radicale – di Valerio Casilli
18 L’esperienza della “Magazzino Cooperativa”. Una bella storia. – di Massimo Angrisano
20 Precarietà e bassi salari. L’analisi della Fondazione Di Vittorio – articolo pubblicato da “Sinistra Sindacale”
22 Luigi Agostini – di Fernando Argentino
26 Lucio Libertini. Lungo viaggio nella sinistra italiana – di Sergio Dalmasso
32 Quarant’anni di storia turbolenta e un futuro nero – di Samir Al-Qaryouti
36 Riflessioni di un’ex ventenne – di Teresa Vespucci
38 Il movimento per la pace, tra idealità e politica (parte I) – di Gianmarco Pisa
48 Partecipazione e cittadinanza attiva. Strumenti di resistenza. – di Gaetano Cantalupo “
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Seminario a Pistoia sui 100 anni di Lucio Libertini
Riproposizione nel Blog del mio intervento (Pistoia 1 giugno 2022) in videoconferenza:
Seminario per i 100 anni dalla nascita di Lucio Libertini.
Una biografia politica Karl Liebknecht, in anteprima sulla pubblicazione a stampa – prevista per il prossimo anno (2023) – si può scaricare gratis il quaderno cipec n. 70 con scritti su:
Gianni Alasia. Versi e Pensieri (Gianni Alasia), Karl Liebknecht (Giuseppe Gambino), Mario Giovana nell’USI, Consiglio provinciale Cuneo 1995-1997 (Sergio Dalmasso), Recensioni del libro Rifondazione Comunista (Giachetti e Marra).
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