Quaderno CIPEC Numero 9
Il PCI dalla legge truffa alla morte del migliore, Cuneo maggio 1998, Sergio Dalmasso.
Download “Quaderno CIPEC N. 9 (Libro, Il PCI dalla legge truffa alla morte del migliore di Sergio Dalmasso).” Quaderno-CIPEC-Numero-9.pdf – Scaricato 16547 volte – 642,13 KBIndice generale, PCI legge truffa morte Togliatti
INTRODUZIONE, PCI legge truffa morte Togliatti p. 6
Capitolo primo 1953/1956 p. 7
Crisi del centrismo e PCI dopo la morte di Stalin p. 7
Il 20º congresso del PCUS e l’ottobre ungherese p. 13
L’ottavo congresso e la via nazionale p. 22
NOTE 1º p. 32
Capitolo secondo 1957/1964 p. 36
I nodi del dopo Stalin p. 36
Il tramonto del centrismo e lo scontro nel PSI p. 40
Verso il centro-sinistra. I riformismi p. 44
Verso il centro sinistra. Da Tambroni a Fanfani a Moro p. 47
Il tramonto del centro-sinistra. La scomparsa di Togliatti p. 58
NOTE 2º p. 62
Introduzione
PCI legge truffa morte Togliatti – Con questo fascicolo, si chiude il terzo anno di vita di “Storia, cultura, politica”.
Questo è un numero atipico perché tutto dedicato alle vicende, a livello nazionale, del Partito comunista fra i primi anni cinquanta e i primi anni sessanta.
Ci pare necessario, come il prossimo, parzialmente dedicato alla storia del Partito socialista dal ’45 alla sua scomparsa, offrire alcune coordinate nazionali alle testimonianze pubblicate su quasi tutti i precedenti quaderni (fanno eccezioni il n. 4 – dedicato alle statistiche elettorali – e il n. 7 centrato sulla figura dello psicoanalista Michele Risso) e che compariranno sui prossimi.
Le voci dei militanti locali, comunisti, socialisti, della CGIL offrono uno spaccato parziale, legato ad un territorio specifico, generalmente agli anni ’50-’60 (in qualche caso al ventennio fascista e alla Resistenza), con ovvi riferimenti ad una situazione nazionale (il centrismo, il governo Tambroni, le speranze nel centro-sinistra) che spesso non è nota ai più giovani.
Questo quaderno tenta semplicemente di ripercorrere momenti di una storia nazionale all’interno della quale collocare le piccole tessere costituite dalle vite dei “militanti di base” cuneesi.
Non ha alcuna pretesa di coprire vuoti storiografici e la grave mancanza, – a cui solo parzialmente rispondono alcuni testi come la Vita di Enrico Belinguer di Giuseppe Fiori o Le passioni di un decennio di Paolo Spriano o Le cose impossibili di Pietro Ingrao, – di una storia del PCI dal dopoguerra ad oggi (molto deludente l’ultima edizione della Storia di Giorgio Galli, in cui gli ultimi anni sono trattati troppo superficialmente).
Il fine è semplicemente quello di offrire a chi legge un compendio su vicende, dibattiti, a volte anche scontri di ipotesi politiche del maggiore partito comunista del mondo occidentale alle soglie di una fase che ne avrebbe messi in discussione molti cardini.
Sperando che divengano più chiare le esperienze locali.
Nei prossimi fascicoli le testimonianze di militanti di PCI, PSI, PSIUP, CGIL, una panoramica sulle vicende del socialismo italiano, gli scritti di Giuseppe Biancani e Oronzo Tangolo, due testi su una realtà specifica (il dronerese).