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Quaderno CIPEC N. 65

Scrivere è come vivere, solo che è più semplice

di Danilo Zannoni

Quaderno Cipec n. 65 in foto Danilo Zannoni

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Il Quaderno N 65 è stato pubblicato anche a stampa dalla Stamperia della Provincia di Cuneo.

Questo quaderno N. 65 diverso da quelli che ci hanno accompagnato per un quarto di secolo, ci propone per la prima volta, racconti, novelle, osservazioni morali sulla nostra realtà.

Copertina del Quaderno N. 65

Quaderno CIPEC Numero 65

Indice generale

Introduzione p. 5

Perché scrivo p. 7

Natività p. 9

Natale in trincea p. 10

Jolly Roger p. 13

Vigilia di Natale al passo montano p. 15

Seconda opportunità p. 18

Il Natale del Coro p. 20

Il Secondo Avvento p. 22

Le cinque lampade p. 24

Sole Rosso p. 27

Congedo 1 p. 28

Raccontalo a tuo figlio p. 29

Julia e il Caimano p. 30

Eracle era stanco p. 34

Cappuccetto rosso reloaded p. 35

Dio non sbaglia mai p. 38

Bernadette p. 39

Il volo p. 40

Congedo 2 p. 41

Non dovrei essere qui p. 42

30 Giugno p. 44

25 Aprile p. 46

Candelilla p. 48

Variazione p. 49

Nave Diciannovi p. 52

Anniversario p. 55

Angeli e demoni p. 59

Giovane donna in corriera p. 63

Ponti e torte p. 66

Bologna val bene una Messa p. 70

Ti ho conosciuta in un Clubs p. 78

Il cormorano p. 88

Padre e figlio p. 90

Si parva licet p. 93

Solitario p. 94

Pandora p. 100

Il gatto il bambino e il Ponte p. 103

La luna di carta p. 115

Biografia p. 122

Introduzione

Quaderno Numero 65, Ho conosciuto Danilo Zannoni a fine 2013, poco dopo il mio arrivo/ritorno a Genova, ad una conferenza in cui Antonio Ingroia presentava il proprio movimento, Azione civile.

Lo ho poi rincontrato pochi giorni dopo, alla prima riunione di quella che sarebbe stata la lista l’Altra Europa, bella avventura poi finita nel nulla, dopo un buon inizio.

Ricordo con nostalgia la sede collettiva di via S. Luca, dove si incontravano il circolo Thomas Sankara, pezzi diversi di sinistra, comitati che si erano formati dopo il lontano luglio 2001 (i convegni, le manifestazioni, i “fatti” di Genova, la morte di Carlo Giuliani).

È stato l’inizio di un impegno comune, le elezioni europee del 2014, le assemblee, i convegni, il tentativo di contatti con pezzi di società (ambiente, pace, partecipazione, lavoro), le presentazioni di libri (su Syriza, su Podemos, su Pietro Secchia, su problemi amministrativi torinesi che richiamavano Genova), gli incontri con Vittorio Agnoletto, Alfio Nicotra, l’avv. Flick…, la mancata (per decisioni dall’alto) candidatura di Pagano alle regionali, le solite, immancabili difficoltà successive.

Ho scoperto, con una certa sorpresa, che Danilo scrive novelle.

Con passione, continuità, puntualità.

Una produzione che cresce ogni giorno.

Prima su Facebook, poi con un opuscolo “autoprodotto”, ora con questo quaderno che potete leggere in carta e sul sito del CIPEC.

Sono racconti diversi per lunghezza, impostazione, contenuto. A tratti cambia parzialmente anche lo stile. Sono stati presentati in pubblico in alcune occasioni, al circolo “Gramsci” in val Polcevera, alla libreria Ubik di Savona, al circolo ARCI di Ceriale.

Poco o tanto il pubblico, è stata l’occasione per tornare sui temi toccati, con cari amici/he, da Rosario con la sua chitarra, alle letture dello stesso Danilo, di Cristina e Antonella.

Poi è arrivato il Covid ad impedire altre serate.

È impossibile riassumere oltre 100 pagine di racconti.

Fermiamoci sul 30 giugno, data storica per l’antifascismo genovese, incontro di tre generazioni, quella partigiana, quella del 1960, quella di oggi, sconfitta, ma ancora colma di volontà e di speranze.

Raccontalo a tuo figlio tocca il tema dei migranti, di chi a loro contrappone l’ordine, l’”uomo forte al comando”, in un mondo in cui le malattie nascono dall’inquinamento, in cui l’unica religione è “lo sviluppo senza se e senza ma” e la tecnologia non è strumento di liberazione.

Il tema torna nel Cormorano.

A questo piccolo essere viene consigliato di non volare vicino a quanto costruito dall’uomo, perché l’uomo ‘Qualsiasi cosa tocchi, la distrugge.’

Julia e il Caimano è l’incontro tra il grande (il caimano) e il piccolo (la farfalla), tra il mondo visto dal fiume e dall’alto, tra una vita che sta finendo ‘perché mi sento così vicino al buio, al non essere più, perché tutto ciò che mi piaceva…’ e una esistenza che dura un attimo. ‘I loro cuori smisero di battere all’unisono.’

Diverso è il tono di Anniversario.

Un amore è finito e il ricordo dell’incontro di dieci anni prima non può riportarlo in vita. Anzi. La donna scopre la propria libertà, un nuovo inizio, il ritorno alla vita.

Padre e figlio ripropone il tema politico, le scelte esistenziali. Danilo legge, per una volta, la realtà da un punto di vista opposto al suo, proprio di quel mondo di quelle classi sociali che non ama.

Si potrebbe continuare. Lascio a chi legge di scoprire e valutare altri racconti, altre storie, altre osservazioni.

Questo quaderno diverso da quelli che ci hanno accompagnato per un quarto di secolo, ci propone per la prima volta, racconti, novelle, osservazioni morali sulla nostra realtà.

Torneremo, nei prossimi, ai temi storici, a presentare documenti, magari aridi, ma che rischierebbero di perdersi se non esistessero queste pagine (fate il conto di quante sono, dal lontano quaderno n. 1, dedicato a Lucia Canova).

Buona e piacevole lettura.

Sergio Dalmasso

I dipinti contenuti nel quaderno sono opera di Alex DI VIESTI

Julia e il Caimano, novella di Danilo Zannoni, contenuta nel quaderno CIPEC numero 65, ottimamente interpretata da Antonella Marras