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Quaderno CIPEC Numero 70

Gianni Alasia. Versi e Pensieri di Gianni Alasia;

Karl Liebknecht di Giuseppe Gambino;

Mario Giovana nell’USI di Sergio Dalmasso;

Consiglio provinciale di Cuneo 1995-1997 di Sergio Dalmasso.

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Indice generale

Introduzione (Sergio Dalmasso) p. 5

Gianni Alasia. Versi e pensieri (Gianni Alasia) p. 7

24 maggio: I socialisti nel momento della guerra (Franco Astengo) p. 14

Una biografia politica. Karl Liebknecht: un politico poco conosciuto (Giuseppe Gambino) p. 17

Karl Liebknecht “Malgrado tutto” (Giuseppe Gambino) p. 35

Sintesi di “Militarismo ed antimilitarismo” di Liebknecht (Giuseppe Gambino) p. 38

Mario Giovana nell’U.S.I. (1951/1957) (Sergio Dalmasso) p. 47

Consiglio provinciale di Cuneo, 1995/1997 (Sergio Dalmasso) p. 61

Storia di Rifondazione comunista (Diego Giachetti) p. 75

Un utile libro sulla storia di Rifondazione Comunista (Rosario Marra) p. 79

Introduzione al Quaderno CIPEC Numero 70

Un quaderno composto di brani e temi diversi.

Dopo anni, pubblico i versi che Gianni Alasia mi ha consegnato, chiedendomi di non renderli pubblici, lui in vita.

Di Alasia (1927- 2015), i “Quaderni CIPEC” si sono occupati dedicandogli una lunga intervista, ad opera di Vittorio Rieser, di Fabio Dalmasso e di chi scrive, nel lontano 2007, per il suo ottantesimo compleanno, e scritti successivi alla sua morte.

Gianni meriterebbe di più: figlio della Torino proletaria, è stato partigiano, nel dopoguerra licenziato dalla azienda in cui lavorava, quindi militante e dirigente sindacale, sino ad essere, per un lungo periodo, segretario della Camera del lavoro di Torino, in anni in cui la CGIL torinese è stata l’avanguardia del rilancio della lotta operaia, dell’intreccio fabbrica/società, dell’impegno sulle condizioni di lavoro e sulla salute, della socializzazione delle espressione di base (l’assemblea) alla società.

Assessore e consigliere regionale è stato parlamentare per due legislature (ma a Roma preferiva l’incontro con le sezioni e la realtà torinese). Molte le sigle politiche, accomunate, però, da una posizione sempre classista e “dal basso”: PSI, PSIUP, PCI, Rifondazione.

Le pagine che pubblichiamo poco aggiungono alla sua storia. Raul Mordenti in una conferenza di tanti anni fa, lo ha definito operaio gramsciano, per la continuità con un filone, quello consiliare, che a Torino aveva avuto il suo centro.

Toccano, però, al di là del valore “letterario” elementi personali, familiari che si sommano, senza contrapporsi, alla intensa – finché le forze lo hanno retto – attività politico- sindacale- culturale.

Sono un piccolo omaggio di chi lo ha stimato ed è fiero di averlo avuto amico.

Saggi su Karl Liebknecht

I saggi su Karl Liebknecht, opera di Giuseppe Gambino, completano i tanti scritti che i “Quaderni” hanno ospitato su Rosa Luxemburg, partendo dal mio libro Una donna chiamata rivoluzione (Roma, 2018). La grandezza di Rosa e l’alone di leggenda che circonda la sua figura hanno spesso offuscato l’importanza dell’uomo morto con lei e che, con lei, ha condiviso tutti i passaggi politici: – opposizione all’involuzione della socialdemocrazia – antimilitarismo – rifiuto della guerra – internazionalismo – scelta rivoluzionaria sull’onda dell’ottobre sovietico. Occorre ricordare che Lenin, parlando delle prospettive in Germania, usava l’espressione I comunisti di Liebknecht.

Il sunto del testo sull’antimilitarismo (1907) è particolarmente utile – perché è scritto fondamentale per cui l’autore subì un anno e mezzo di carcere – perché tocca un tema centrale del movimento operaio, da decenni totalmente dimenticato, nel totale abbandono di ogni prospettiva internazionalista – perché l’edizione del testo in italiano è di molti anni fa ed oggi risulta introvabile. Mi auguro che per questi motivi possa interessare ed essere utile.

N. B. L’amico Giuseppe Gambino – che ringrazio per questi testi- precisa che gli scritti sono base per esposizione orale (con lui ho svolto due incontri pubblici, a Roma e Spoleto).

Non sono stati rivisti per la trascrizione, cosa che comporta limiti ovvi. Abbiamo, insieme, valutato che fosse utile farli conoscere, anche per il silenzio che è sceso, su questa figura (si vedano gli studi del grande storico Enzo Collotti, con cui Gambino ha collaborato, scomparso nel 2021) e sui temi da questa sollevati.

Libro Rifondazione comunista

Seguono schede sul mio libro che narra le vicende di Rifondazione dal 2001 al 2011. Lo scarso interesse che ha suscitato (ancor peggio era toccato al primo volume che tratta gli anni dal 1991 al 2001) è purtroppo indice – delle difficoltà politico- organizzative di un’area – dello scarso interesse per l’analisi storica, anche da parte di chi dovrebbe essere interessat* a conoscere la propria storia – il prevalere di una prassi politica tutta centrata sul contingente e sempre meno attenta al gramsciano fur ewig.

Rifondazione nel consiglio provinciale di Cuneo

Ancora, fra i testi “ritrovati” e riportati alla luce, pubblichiamo alcuni documenti circa l’attività consiliare di Rifondazione nel consiglio provinciale di Cuneo. Inaspettatamente, alle provinciali del 1995 (allora i consigli provinciali erano elettivi e non derivavano da elezione di secondo grado, come dopo la riforma Renzi- Delrio), avevamo superato l’8%, ottenendo due seggi (su 30).

Ripropongono un opuscoletto che Rifondazione di Cuneo pubblicò nel 1998 e che conteneva interpellanze, interrogazioni, mozioni presentate dai due consiglieri, Luciana Fossati eletta, con grande successo a Racconigi, e me).

La ripubblicazione, a distanza di secoli serve – a ricordare una attività consiliare minuta e precisa, su temi concreti e locali – a mettere in luce come molti temi allora sollevati, siano vivi e non risolti, a distanza di quasi trenta anni.

Completano il volumetto un testo del PSI sulla prima guerra mondiale (rifiuto del nazionalismo bellicista e visione classista, pur con limiti e contraddizioni) e una mia relazione al convegno su Mario Giovana, partigiano, politico, storico, svolta nel 2019.

Il prossimo quaderno, in attesa di capire se continuare o meno questa avventura oltre il 2024, conterrà materiali sul comune di Cogoleto (Genova), un tempo area operaia e partigiana: schede su partigiani caduti, frammenti di libri che trattano del tema, memorie sui fatti successivi al 1945, in particolare opera di Luciano Zappalà, bella figura di sindacalista vissuto a Catania, Torino e, appunto, Cogoleto. Sempre nel ricordo di Bruno, Clara e Iris Cristofanini che al loro comune tanto hanno dato.

(s.d.)