Dalmasso

Esplora il pensiero di Sergio Dalmasso, storico e scrittore impegnato, proveniente dalla nuova sinistra e attualmente membro del Partito della Rifondazione Comunista. Con una vasta produzione letteraria, Dalmasso ha scritto 9 libri che spaziano dalla storia della sinistra italiana al ritratto di figure chiave come Lucio Libertini e Rosa Luxemburg.

Tra le sue opere più recenti, spicca ‘RIFONDAZIONE COMUNISTA’ (Ed. RedStar Press, Roma, 2021), un’analisi approfondita sullo stato attuale del movimento comunista.
Approfondisci la storia della sinistra italiana con ‘LUCIO LIBERTINI. Lungo viaggio nella sinistra italiana’ (Edizioni Punto Rosso, Milano, 2020) e scopri la vita e le opere di Rosa Luxemburg con ‘UNA DONNA CHIAMATA RIVOLUZIONE’ (RedStar Press, Roma, 2019).

Sergio Dalmasso ha contribuito in modo significativo alla comprensione della storia politica e sociale italiana, focalizzandosi su figure come Lelio Basso e esaminando la rifondazione comunista dallo scioglimento del PCI al ‘movimento dei movimenti’.

Con libri come ‘Il PCI dalla legge truffa alla morte del migliore’ e ‘Il caso Manifesto e il PCI degli anni ’60’, ha analizzato criticamente momenti cruciali nella storia politica del paese.

Il suo impegno nella divulgazione storica si riflette anche nella cura dei Quaderni semestrali del CIPEC, giunti al numero 72 nel 30°  anno di pubblicazione (2024). Esplora gli scritti di Dalmasso per accedere a un ricco patrimonio di conoscenze sulla storia politica italiana e alla vasta produzione letteraria di Sergio Dalmasso.

Articoli

La ragazza occitana. Vita movimentata di Dominique Boschero

Nando MAINARDI, La ragazza occitana. Vita movimentata di Dominique Boschero, San Cesario di Lecce, ed. Manni, 2024.

Copertina di Vita movimentata di Dominique Boschero

Nando Mainardi ha al proprio attivo, oltre ad un libro sul calcio, di cui è appassionato, molti testi su figure significative della musica leggera italiana, nella profonda trasformazione che ha subito tra il genere melodico e la stagione del rock e dei cantautori.

Da qui, i due lavori su Enzo Jannacci, Il genio del contropiede (2012) e L’importante è esagerare. Storia di Enzo Jannacci (2017),

una panoramica sulla figura di Giorgio Gaber, nel suo passaggio dalla “canzonetta” al “teatro canzone” e nel suo rapporto con le trasformazioni culturali e politiche degli anni ’70: La magnifica illusione. Giorgio Gaber e gli anni ’70 (2016),

sino al personaggio di Adriano Celentano, mito del rock di fine anni ’50, sino al successo di una trasmissione televisiva, Il figlio della foca. Celentano e Fantastico (2021).

Il recente libro su Dominique Boschero è solamente in parte lontano da quelli precedenti.

Mainardi, attraverso la vita di una attrice di film che non entrano certamente nella storia del cinema, riesce a ricostruire una vicenda collettiva, le trasformazioni, non solamente del cinema, ma del nostro paese.

Parigi, Frassino.

Dominique nasce a Parigi nel 1937, da emigrati italiani, originari di Frassino, un piccolo borgo in valle Varaita (Cuneo); la famiglia è povera: il padre è guardiano in un deposito, la madre portinaia. Quattro fratelli.

Quando ha otto anni, a guerra finita, la famiglia decide che Dominique debba andare a Frassino, con le ovvie difficoltà,

il passaggio dalla grande città ad un villaggio di montagna, la non conoscenza della lingua, l’ingresso in una nuova famiglia. È un cambio di vita totale, con la scoperta delle radici.

A 15 anni, la famiglia ha bisogno di lei. Dominique rientra a Parigi; lavora alla bancarella di un mercato, poi in una fabbrica di lampadine, scopre i quartieri eleganti e “di vita” della città, finisce in un atelier di moda, … CONTINUA

Sergio Dalmasso – Genova, 1 dicembre 2024.

Download della recensione completa

di Sergio Dalmasso del libro di Nando Mainardi “La ragazza occitana. Vita movimentata di Dominique Boschero“.

Download “Recensione di Sergio Dalmasso del libro Vita movimentata di Dominique Boschero” Nando-MAINARDI-La-ragazza-occitana-Vita-movimentata-di-Dominique-Boschero-2024.pdf – Scaricato 250 volte – 256,43 KB

La recensione di Sergio Dalmasso è stata pubblicata da transform!italia il 4 dicembre del 2024 al seguente:

LA RAGAZZA OCCITANA

Recensione catalogata in questo sito in: Archivio, Scritti storici, Schede e recensioni.

Rosa Luxemburg e la rivoluzione

Sergio Dalmasso, storico del movimento operaio, discute con Giulio Cecchi dei Giovani Comunisti sul tema “Rosa Luxemburg e la rivoluzione”, diretta YouTube e Instagram.

L’evento in diretta YouTube è stato programmato dai Giovani Comunisti per:

martedì 26 novembre 2024 alle ore 21:00.

Seminario su Rosa Luxemburg e la Rivoluzione con Sergio Dalmasso e Giulio Cecchi

Rosa Luxemburg e la rivoluzione, Copertina libro Rosa Luxemburg Oggi

Download “Una Rosa che vive (Estratto di Sergio Dalmasso dal libro Rosa Luxemburg oggi)” 2023-in-Rosa-Luxemburg-oggi-Lezioni-teoriche-vive.pdf – Scaricato 24733 volte – 285,03 KB

Sinossi di Una donna chiamata rivoluzione

Malgrado le sue opere siano tra i classici fondamentali del marxismo e la sua vita un esempio di coerenza e coraggio impossibile da mettere in discussione, i libri di Rosa Luxemburg restano misconosciuti e la sua eredità a dir poco problematica.

Ma chi era Rosa Luxemburg?

Quali furono i luoghi in cui avvenne la sua formazione giovanile, quali le temperie culturali che agitarono il suo tempo, chi i suoi inseparabili compagni di strada e chi, al contrario, i suoi principali avversari politici?

In modo agile e documentato, Sergio Dalmasso ricostruisce con la mente e con il cuore la storia di Rosa Luxemburg,

la sua inesauribile battaglia contro il riformismo e la sua inesorabile opposizione al processo di burocratizzazione a cui nessuno struttura può dirsi immune.

Allo stesso modo, nelle pagine del libro, scorre l’epopea della Lega di Spartaco e concorrono al racconto personaggi fondamentali,

da Karl Liebknect a Leo Jogiches, da Clara Zetkin a Franz Mehring.

Insieme a loro, ecco il dissenso da Lenin sulla questione del partito e dell’organizzazione,

la lotta contro la guerra e l’opposizione al cedimento della socialdemocrazia tedesca ed europea,

gli anni del carcere, la tragica sconfitta del tentativo rivoluzionario e, infine,

l’assassinio del gennaio 1919: una perdita di portata epocale per tutta la storia futura del movimento operaio.

Copertina del libro Rosa luxemburg e la rivoluzione, di Dalmasso

Canale YouTube dei Giovani Comunisti/e

In lavoroesalute, Anno 40, n. 12, dicembre 2024, mensile diretto da Franco Cilenti e

in Sergiodalmasso.com sezione: Archivio, Scritti storici, Articoli e saggi

Di' qualcosa di sinistra, mensile lavoroesalute diretto da Franco Cilenti

Sergio Dalmasso

Sinistra ieri, oggi? “Di’ qualcosa di sinistra”

L’anomalia italiana

L‘Italia è stato il paese che ha espresso la più corposa e duratura sinistra, esterna ai grandi partiti storici (PCI, PSI).

Abbiamo a lungo discusso sul “lungo ’68 italiano”, sul permanere di una stagione di movimento che non si è limitata ad una fiammata,

all’intreccio fra lotte studentesche contro una scuola ed una cultura autoritarie e dogmatiche, operaie contro la fabbrica fordista, internazionalista contro imperialismo, colonialismo (e anche socialismo reale), generazionale.

Abbiamo, in anni lontani, discusso sul “filo rosso”. La nascita della nuova sinistra, la sua dimensione di massa (il numero di giovani passati per le sue formazioni è enorme e costituisce almeno un dato psicologico e sociologico) era frutto di una spinta nata negli anni ’60 o aveva profonde radici nella nostra storia? E queste dovevano essere recise o andavano dialettizzate?

In effetti, l’Italia ha visto il più grande partito comunista del mondo occidentale, un partito socialista (almeno sino all’avvento di Craxi) originale nel panorama europeo, un sindacato (la CGIL, ma, in alcune fasi e settori, la CISL, per non citare le ACLI) avanzato e capace di grandi conquiste.

Soprattutto è stata percorsa da una spinta sociale che, dal giugno/luglio 1960 agli anni ’70, ha prodotto trasformazioni sociali, politiche e di costume,

ha modificato usi e modi di pensare, si è tradotta nello Statuto dei lavoratori, nella legge Basaglia, in quella sulla sanità, nella conquista delle 150 ore (lavoro/ studio), nella crescita del diritto allo studio (anche l’operaio vuole il figlio dottore), nella epocale espressione del movimento delle donne, nelle grandi mobilitazioni per la pace, per i diritti civili.

È drammatica la caduta di questa tensione e di queste speranze.

Sono drammatici il governo di estrema destra, il vento reazionario che spira dall’Europa intera, l’affermarsi di un populismo che tutto equipara e cancella ogni distinzione sociale e culturale fra le culture politiche.

La accettazione di scandali continui (Sgarbi, Delmastro, Santanché, Sangiuliano…), la nulla attenzione davanti ad affermazioni di gravità enorme, il voto dato a personaggi o coalizioni,

dopo scandali gravissimi (da Berlusconi a Scajola che possedeva un alloggio vip a Roma, ma non sapeva chi glielo avesse regalato,

alla destra lombarda che vince dopo la condanna di Formigoni e l’evidente fallimento del miglior sistema sanitario del mondo o della destra ligure,

dopo gli scambi di favori tra politici, finanzieri, armatori…) dimostrano il distacco crescente della popolazione, il fallimento della politica, in altri tempi, invece, considerata strumento di cambiamento, tale da entrare anche nella vita personale.

Senza nostalgie e rimpianti da “reduci”, la domanda sul perché di questa sconfitta (la mia generazione ha perso) è doverosa.

CONTINUA…

Scarica il saggio completo Sinistra ieri, oggi? “Di’ qualcosa di sinistra” di Sergio Dalmasso dal seguente:

Download “Sinistra ieri, oggi? “Di' qualcosa di sinistra” di Sergio Dalmasso (in lavoroesalute dicembre 2024)” Lavoro-e-salute-dicembre-2024-Di-qualcosa-di-sinistra.pdf – Scaricato 375 volte – 187,27 KB Download “Mensile Lavoro e Salute Anno 40, n. 12 dicembre 2024” LavoroeSalutedicembre2024.pdf – Scaricato 79 volte – 5,02 MB

Beppe Dutto, un uomo onesto

Ho conosciuto Beppe Dutto a metà anni ’60. Io studentino, tra i pochissimi liceali di Boves, lui di dieci anni più vecchio di me, giovane iscritto al minuscolo PCI locale, in una delle realtà più difficili, quella di un paese cattolico, in gran parte contadino, privo di tradizioni operaie, dove anche il movimento resistenziale era passato senza lasciare radici politiche.

Beppe Dutto uomo onesto

Debole e coraggiosa presenza: Manduca, i due Giuliano, Vivenza, Foncio e Rita, Oreste…

Non so se fosse già piccolo imprenditore edile, ma l’esperienza per lui fondamentale era stata quella della FIAT, da cui operaio, era uscito comunista, iscritto al PCI.

Ne parlava spesso, dicendo di avere in quegli anni di fabbrica, modificato modo di pensare “visione del mondo” (si diceva così), amicizie, giudizio sui compagni (erano tutto il contrario delle calunnie dette su di loro).

Matrimonio civile

In paese aveva suscitato scandalo (ma non so datarlo) il suo matrimonio civile, in Municipio.

La “gente” ne aveva parlato con toni drammatici.

Come potevano questi comunisti non celebrare un matrimonio benedetto? E i figli?

Il PCI locale (comune e provincia) era gracile, ma “l’immaginario” era ben diverso:

L’URSS e metà dell’Europa erano socialiste, così la Cina, il paese più popoloso del mondo.

Anche nel continente americano un piccolo paese, Cuba, si era liberato e in Asia, Africa, America latina grandi masse stavano dando vita a enormi processi storici, contro il colonialismo, il neocolonialismo, l’oppressione politica ed economica.

Beppe era affascinato dalle “imprese spaziali” (si diceva così) sovietiche.

Un paese che 40 anni prima aveva enormi livelli di analfabetismo, che era stato distrutto dalla guerra mondiale, produceva il più alto numero di tecnici, la più grande ricerca scientifica:

il primo satellite, le prime foto dell’altra faccia della Luna, il primo uomo, poi la prima donna, nello spazio:

Erano i segni, con altri (pace, scuola, sanità…) della superiorità di un sistema sociale.

Vi era, in questa formazione, una forte visione scientista.

L’azione dell’uomo poteva forzare la natura, piegarla, utilizzarla a giusto fine.

Quante dighe erano state costruite?

Non si era modificato il corso di qualche fiume?

E non si tentava di rendere fertili le aree più gelide?

Il nucleare non si usava a fini di pace?

E l’URSS non aveva aiutato l’Egitto, costruendo la diga di Assuan?

Le imprese spaziali aprivano un nuova tappa nella storia dell’umanità.

Yuri Gagarin, il primo uomo nello spazio, era il simbolo dell’uomo sovietico, dell’uomo nuovo, teso al benessere del mondo intero.

Non è un caso che il suo primo figlio abbia avuto il nome dell’eroe sovietico.

CONTINUA.

Articolo completo di Sergio Dalmasso:

Download “Morte di Beppe Dutto, il ricordo di Sergio Dalmasso” Beppe-Dutto-morto-un-uomo-onesto.pdf – Scaricato 442 volte – 136,60 KB

PERSONAGGI DI UN’ALTRA SINISTRA LIBERTINI

PERSONAGGI DI UNA ALTRA SINISTRA LIBERTARIA, ERETICA, RIVOLUZIONARIA:
LUCIO LIBERTINI
di Sergio Dalmasso

Nel 2020 ho pubblicato, presso Punto Rosso, Milano, la biografia di Lucio Libertini in cui ho tentato, “in sedicesimo”, di riprendere quel Lungo viaggio nella sinistra italiana che lui stesso intendeva scrivere e di cui restano pochissime pagine, interrotte dalla morte improvvisa.

La domanda più comune è stata: Chi era?

Copertina del libro Lucio Libertini di Sergio Dalmasso: Lungo viaggio nella sinistra italiana, Lucio Libertini Personaggi di una altra sinistra
Libro Lucio Libertini. Lungo viaggio nella sinistra italiana presente su Amazon

Altr* ricordavano la sua attività nel PCI e, quindi quella, purtroppo breve, in Rifondazione (fondatore e presidente del gruppo al Senato).

Nessun* ricordava, invece, un percorso, di circa trent’anni (1944-1972) in cui era passato per esperienze eterodosse, che possono parere anche contraddittorie, ma che erano legate alla volontà di costruire una forza di classe e di uscire dalla stretta stalinismo/ socialdemocrazia.

Libertini rispondeva alle accuse, vergognose, di essere stato un globetrotter della politica, di essere passato per numerosi partiti e sigle, di avere prodotto scissioni continue, rivendicando una continuità e una coerenza ben superiori a quelle di tant* che hanno sempre militato in un solo partito.

CONTINUA …

Scheda pubblicata nel mensile “Il Lavoratore ” di Trieste n. Anno XXIV n. 8 – 12.11.2024.

Scheda completa di Sergio Dalmasso:

Download “Personaggi di un'altra sinistra Libertini di Sergio Dalmasso” Personaggi-di-una-altra-sinistra-Libertini.pdf – Scaricato 442 volte – 834,53 KB

Download de “IL LAVORATORE” di Trieste n. 8, anno XXIV, 12 novembre 2024, Dir. Resp. Romina Pellecchia Velchi:

Download “Il LAVORATORE n. Anno XXIV n. 8 - 12.11.2024” IL-LAVORATORE-NOVEMBRE-2024.pdf – Scaricato 439 volte – 1,96 MB

Quando il cielo era con noi. Un outsider del Sessantotto

Angelo GUALTIERI, Quando il cielo era con noi. Un outsider del Sessantotto, Formigine, Infinito edizioni, 2024, pp. 171, 18 euro.

La lettura di Quando il cielo era con noi di Angelo Gualtieri mi ha interessato per vari motivi.

Innanzi tutto, siamo esattamente coetanei il che significa che siamo passati per le stesse sollecitazioni, abbiamo vissuto gli stessi fatti, conserviamo ricordi comuni.

Copertina di Quando il cielo era con noi

Poi, abbiamo vissuto i mitici anni ’60, venendo ambedue da piccoli centri e trovandoci in una grande città (non cito Giorgio Gaber), Genova per me, Bologna per lui, con l’inevitabile confronto tra la realtà di paese e il dibattito vivo, non solo nel movimento studentesco, che esplodeva in quel particolare momento storico.

Ancora, tutto il racconto di Gualtieri è costellato da continui riferimenti alla grande musica di quegli anni, a cominciare dal titolo che si riferisce a Canzone per te di Sergio Endrigo (festival di Sanremo 1968). Ogni capitolo inizia con la citazione di una canzone:

Compagno di scuola di Venditti,

Contessa di Paolo Pietrangeli,

Eve of destruction di Barry Mc Guire, A whiter shade of pale.

Mi ha rovinato il sessantotto degli Squallor, Quelli eran gorni; continui sono i riferimenti alle canzoni che ci hanno accompagnati nel corso del racconto, quasi una colonna sonora di un film biografico: Furono le canzoni a costituire la colonna sonora di quel periodo (p. 92).

CONTINUA …

Download della Scheda completa di Sergio Dalmasso, Quando il cielo era con noi:

Download “Quando il cielo era con noi scheda di Sergio Dalmasso” Angelo-GUALTIERI-Quando-il-cielo-era-con-noi.pdf – Scaricato 483 volte – 366,61 KB

Quaderno CIPEC 73

Download “Quaderno CIPEC N. 73 primo semestre 2025” Quaderno-CIPEC-Numero-73.pdf – Scaricato 618 volte – 1,92 MB

Copertina del Quaderno CIPEC N. 73

Indice generale

Luca Robaldo presidente della Provincia di Cuneo p. 5

Saluto del Presidente della Provincia di Cuneo Robaldo p. 6

Un saluto a Piero Basso, Sergio Dalmasso p. 7

Rocco Scotellaro, il meridionalismo eretico di un irregolare, Sergio Dalmasso p. 8

Giacomo Matteotti, cento anni dopo, Sergio Dalmasso p. 21

Perché il socialismo deve essere internazionalista …, Michael Löwy p. 32

Rosa Luxemburg e il comunismo, Michael Löwy p. 40

Per ricordare Rocco Cerrato, S.D. p. 51

C.I.P.E.C. Attività p. 55

Quaderni C.I.P.E.C. p. 62

BOVES: 6 anni di vita del CIRCOLO BARALE, S.D. p. 71

BOVES: il Circolo BARALE. Attività del circolo p. 73

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Quaderni a cura di Sergio Dalmasso

Quaderni a stampa, Stamperia della Provincia di Cuneo

La ragazza occitana.

Vita movimentata di Dominique Boschero

La ragazza occitana, Mainardi e Dalmasso

La ragazza occitana presentazione domenica 15 settembre 2024, con l’autore del libro Nando Mainardi converserà Sergio Dalmasso a Genova alle ore 21.00 in Piazza Romagnosi.

Interventi musicali di Rosario “Roy” Russo.

Sinossi del libro di Mainardi

“La ragazza occitana” racconta la parabola rocambolesca e appassionante di Dominique Boschero, attrice molto nota negli anni Sessanta e Settanta:

dall’infanzia a Parigi, figlia di emigrati piemontesi, alla scoperta delle valli dell’Occitania italiana; dall’esordio nel teatro di rivista francese all’arrivo a Cinecittà negli anni della “dolce vita”;

dal successo grazie a film commerciali e di cassetta all’adesione alla stagione del Sessantotto e della contestazione, fino al ritiro definitivo dalle scene e alla scelta di fare la contadina.

La storia di Dominique Boschero è anche una sorprendente foto di gruppo, in cui compaiono Alain Delon, le donne e gli uomini che liberarono Parigi dal nazismo, Gian Maria Volonté, Frank Sinatra, gli attivisti occitani, Luigi Tenco, Gino Paoli, i marxisti-leninisti, Charles Aznavour e altri ancora.

Viene fuori il ritratto di una donna anticonformista e ribelle, sempre spiazzante e mai allineata.

Il Ciclostile n 15 settembre 2024, libro di Diego Giachetti

Odio i lunedì. Con Vasco Rossi negli anni Ottanta

Il Ciclostile n 15 settembre 2024 contiene, tra l’altro, le recensioni  del libro di Diego Giachetti Odio i lunedì. Con Vasco Rossi negli anni Ottanta.

Recensioni di Sergio Dalmasso (pubblicata anche nella sezione del sito Archivio, Scritti storici, Schede e recensioni)

Download “Recensione Dalmasso libro di Giachetti Odio i lunedì. Con Vasco Rossi negli anni '80” Odio-i-lunedi-Vasco-Rossi-il-Ciclostile-15-settembre-2024.pdf – Scaricato 3928 volte – 252,69 KB

e Mary Abbondanza.

Download “Il Ciclostile numero 15 settembre 2024” il-Ciclostile-15-settembre-2024.pdf – Scaricato 3639 volte – 6,11 MB

Ciclostile n. 15 settembre 2024, Copertina Partecipazione

Sommario de Il Ciclostile n. 15 settembre 2024

 

Sommario Ciclostile n. 15 settembre 2024

EDITORIALE pag. 3

La CES e le elezioni europee del 2024. pag. 6 Andrea Malpassi

La crisi francese post elezioni vista da un sindacalista della CGT. Pag.10 intervista di Mariella Palmieri

Labirinto politico nello stato spagnolo pag. 14 Fabrizio Burattini

La esperanza está en la calle (La speranza è nella strada) pag. 18 Gianmarco Pisa

Contro l’autonomia differenziata, per un altro modello di sviluppo. Pag. 24 Rosario Marra

Il Fascismo eterno. Pag. 28 Luca Pastore

Diego Giachetti. Odio i lunedì. Con Vasco Rossi negli anni Ottanta. Pag. 31 recensione di Sergio Dalmasso

Diego Giachetti. Odio i lunedì. Con Vasco Rossi negli anni Ottanta. Pag. 33 recensione di Mary Abbondanza

Per Attilio Bonadies. Pag. 36 Maria Teresa Schiavino per associazione Off/cine

L’eredita’ politica di Margaret Cittadino. Pag. 40 Salvatore Raimondi

Antonio Caiella: operaio, rivoluzionario, dirigente sindacale. Un compagno. Pag. 44 Carlo Barone

CONTROVENTO. Pag. 46 Ciro Romaniello

Questo Magistero non s’ha da fare. Pag. 54 Vittorio Salemme

Recensione libro su Vasco Rossi

Recensioni di Sergio Dalmasso dei libri di: Diego Giachetti, Giuseppe Gambino, Valentina Stecchi

In “Il lavoratore”, n. 6 anno XXIV – 03.09.2024,

1) Giuseppe Gambino, Parigi 1871. Per una storia della Comune, Roma, Odradek, 2023, pp. 376;

2) Valentina Stecchi, Lidia, Busto Arsizio, People, 2023, pp. 120;

3) Diego Giachetti, Odio i lunedì Con Vasco Rossi negli anni Ottanta, Bologna, MachinaLibro, Derive/Approdi, 2024, pp. 160.

Queste 3 recensioni  di Sergio Dalmasso sono presenti anche nella sezione del sito: Archivio, Scritti storici, Schede e recensioni.

Odio i lunedì Con Vasco Rossi negli anni Ottanta

Download “Odio i lunedì con Vasco Rossi negli anni Ottanta (Recensioni di Sergio Dalmasso)” Vasco-Rossi-Giachetti-Dalmasso-IL-LAVORATORE-SETTEMBRE-2024.pdf – Scaricato 3730 volte – 893,37 KB

Recensione libro su Vasco Rossi, di Diego Giachetti
Diego Giachetti, storico e sociologo torinese,

si è occupato della stagione dei movimenti, delle lotte operaie alla FIAT, del movimento trotskista in Italia, dell’emergere del protagonismo femminile, del sociologo Wright Mills.

Originale è il suo interesse per la canzone di consumo come espressione di sentimenti, vissuti, idee e modi di vita di un’intera generazione.

Anni Sessanta, comincia la danza.

Giovani, capelloni, studenti ed estremisti negli anni della contestazione (2002) e Un rosso relativo, anime, coscienza, generazioni nel movimento dei movimenti (2003) percorrono attraverso trasmissioni radiofoniche e televisive, testi, festival giovanili, comportamenti di massa, la traiettoria di una generazione passata attraverso l’impegno politico, dalle magliette a strisce, alla musica rock e beat, al movimento studentesco, sino alla ribellione degli anni Settanta, al riflusso, sino al “movimento dei movimenti” che segna la crisi delle ideologie novecentesche, sull’esaurimento e del socialismo realizzato e delle socialdemocrazie.

Su Vasco Rossi, Giachetti è “recidivo”,

avendo pubblicato, nel 1999, Siamo solo noi. Vasco Rossi, un mito per la generazione di sconvolti e nel 2005, Ognuno col suo viaggio.

Il cantante emiliano diventa emblema delle speranze e dell’immaginario dei giovani, tanto che la sua evoluzione è letta come sintomatica delle trasformazioni sociali e culturali che hanno segnato
l’Italia dagli anni Settanta a oggi e che sono passate per la ribellione giovanile,

le radio, le discoteche, il movimento delle donne e la modificazione dei rapporti di coppia, l’edonismo degli anni Ottanta,

il rifiuto delle forme tradizionali dell’organizzazione politica (partito e sindacato), Tangentopoli e lo sdegno contro la corruzione, l’esaurirsi di nuove speranze.

Il testo di Siamo solo noi è esemplificativo

del passaggio dalla speranza /militanza politica alle scelte individuali, della perdita di miti, punti fermi, riferimenti:

generazione di sconvolti senza santi né eroi. Odio i lunedì, che evoca, nel titolo, il disagio nei confronti del lavoro e dello studio, è aperto da un’interessante intervista in cui Vasco Rossi riepiloga le tappe centrali della propria vita:

il paese, Zocca, il rapporto con la città, Bologna, la scoperta della musica, gli anni ’70, le discoteche, le radio libere, la scelta per le frange più creative del movimento.

Il successo, i dischi, i concerti, le tematiche toccate, i rapporti con le donne, il passare degli anni e i cambiamenti personali.

I testi delle canzoni sono lo strumento che Giachetti usa per tracciare le trasformazioni economiche,
sociologiche, politiche che percorrono i decenni.

La seconda metà degli anni ’70 vede la fine della fabbrica fordista, la frantumazione della classe operaia, il crescere di individualismo e narcisismo.

I giovani non si riconoscono nel modello dominante, ma, al tempo stesso, rifiutano i progetti politici alternativi che hanno caratterizzato il ’68.

È rifiutata la politica come scelta di vita che comporta sacrificio, uso del tempo, impegno.

La società produce il vomito (Stupendo!), ma politici e sindacalisti vengono evitati, ritenuti superati (Colpa di Alfredo), nella ricerca del divertimento, del tempo libero (Voglio andare al mare).

Il saggio percorre la sconfitta delle lotte operaie, la fine della centralità della fabbrica (autunno ’80 alla FIAT), l’ulteriore calo dell’impegno politico,

le contraddizioni innestate dal diverso rapporto uomo /donna,

le crisi individuali, l’aumento dell’uso di stupefacenti e tranquillanti, la progressiva crisi dell’immagine del socialismo,

dall’URSS brezneviana alla Cina, allo stesso Vietnam, la scomparsa dei partiti che hanno caratterizzato la vita politica in Italia per quasi mezzo secolo.

La mancanza di riferimenti e punti fermi è espressa nella assenza di senso dell’esistenza:

Voglio trovare un senso a questa vita, anche se questa vita un senso non ce l’ha, sino all’espressione di un “male di vivere”,

dato dalla difficoltà ad adeguarsi al modello sociale prevalente negli anni ’80- ’90 e dalla costatazione del passare del tempo, dell’essere diversi, in un mondo che pare non offrire più prospettive storiche, nella fine della “vita spericolata”.

La laurea honoris causa a Vasco Rossi,

conferita nel 2005 dalla IULM di Milano, è motivata dal fatto che le sue canzoni costituiscono un “rispecchiamento”, cioè permettono a chi le ascolta di trovare quello che ha già in animo di sentire e di dire.

Questo libro è una sintesi di oltre 40 anni di canzoni, spettacoli, concerti (dalle discoteche ai teatri agli stadi) che offrono a Giachetti la chiave per offrire un originale saggio storico e soprattutto sociologico sul nostro Paese e sulle nostre vite.

Giuseppe Gambino, Parigi 1871. La Comune, Recensione libro su Vasco Rossi

Lidia Menapace di Valentina Stecchi, Recensione libro su Vasco Rossi

Sergio Dalmasso

Download de “Il Lavoratore” di Trieste numero 6 del 3 settembre 2024:

Download “Il lavoratore di Trieste n. 6 - 3 settembre 2024” IL-LAVORATORE-SETTEMBRE-2024.pdf – Scaricato 3483 volte – 1,80 MB
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