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QUADERNO CIPEC 72

E’ online il quaderno del CIPEC numero 72, 30-esimo anno.

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Quaderno cipec 72, copertina con Dalmasso e Zannoni

Introduzione

Quaderno CIPEC 72, Non so se questo sarà l’ultimo quaderno, dopo un percorso di trent’anni, o se continueremo per il prossimo quinquennio (2025- 2029) o almeno per qualche anno.

Attendiamo le decisioni dell’Amministrazione provinciale di Cuneo che, in ogni caso, ringraziamo, come quelle precedenti, insieme ai dipendenti della stamperia, per i tanti numeri usciti che speriamo siano stati utili.

Vedo che le ricostruzioni di parti della storia della provincia, le interviste a militanti politici e sindacali, le statistiche elettorali, per quanto ferme a parecchi anni fa, vengono ancor oggi, utilizzate per studi, ricerche, tesi di laurea.

In attesa di una eventuale (e sperata) continuazione, procediamo con il ricordo dell’amico Danilo Zannoni, scomparso nell’aprile 2023.

A lui abbiamo dedicato già il quaderno 65 (primo semestre 2021) che conteneva numerosi racconti e l’ultimo numero (primo semestre 2024) con un lungo racconto (il termine è, forse, riduttivo), Demoni e due brevi ricordi, il mio e quello di Antonella Marras.

In questo quaderno compaiono altri suoi scritti, mai pubblicati, che sempre dimostrano la fantasia (gli ho chiesto più volte come facesse a scrivere continuamente, senza interruzione e su soggetti così diversi) e soprattutto l’interesse per temi sociali, ambientali, legati a una impostazione morale che sembra richiamarsi ad esempi letterari illustri.

L’amico prete: Gianni Russotto

Vi era l’idea di un ricordo di Gianni Russotto, anch’egli mancato lo scorso anno.

Gianni è stato sacerdote, prima a Genova, poi in Cile, da lui scelto per avere una esperienza di vita e di fede in un paese del “terzo mondo”.

Qui ha conosciuto e sposato una donna, scelta che lo ha collocato tra i tanti preti sposati di una stagione in cui molti credenti si sono interrogati sulle scelte di fede, sul rapporto religione/politica e sul modo migliore di interpretare la fede stessa nella propria vita personale.

Il ritorno in Italia, l’impegno politico- sociale.

Ci manca lo spazio.

Gianni Russotto con Roberta Piazzi

Mi limito ad un ricordo personale, rinviando ai prossimi, eventuali, quaderni, testimonianze, ricordi, memorie collettive e personali che hanno riempito una commovente serata al circolo ARCI Barabini, a Trasta, in val Polcevera, il giorno successivo alla sua scomparsa.

Sergio Dalmasso

Nel secondo semestre del 2024 il quaderno 72 sarà a stampa in un numero di copie limitate grazie al lavoro del Centro Stampa della PROVINCIA DI CUNEO

Buona lettura.

Sergio

Demoni di Danilo Zannoni è il titolo del Quaderno CIPEC N. 71 di novelle pubblicato on line.

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Demoni di Zannoni Quaderno CIPEC N. 71
Stralcio dell’introduzione al Quaderno 71 di Sergio Dalmasso.

“Danilo scriveva novelle (e non solo). Vi era il ricordo della sua gioventù, del DAMS, della passione per il teatro (era stato fondatore di una esperienza locale), la critica alla gestione del teatro “ufficiale”.

Fra le tante idee, aveva espresso più volte quella di organizzare cicli di film (in quale sala, con quali mezzi?). L’aspetto letterario si legava inevitabilmente alla passione politica.

Dietro ad ogni racconto era facile cogliere la critica morale, l’attenzione al disastro climatico, l’amarezza per l’aggravarsi delle differenze sociali e la decadenza morale complessiva.
I racconti comparivano on line, frequentemente.

Poi, la decisione di leggere in pubblico alcuni racconti. Nasceva una “compagnia di giro”: Danilo, Antonella e Cristina leggevano le novelle, Rosario cantava, con la chitarra, le sue canzoni. A me toccava introdurre, cercare di legare i vari brani e testi. Serata splendida al circolo PRC della Val Polcevera, nel piccolo cortile, poi a Genova, Savona, al circolo ARCI di Ceriale.
Proponevo a Danilo di pubblicare i testi, pur nella versione spartana dei quaderni CIPEC. Ne era contento. I tempi erano un po’ lunghi. Nel frattempo, mi mandava altre novelle, dicendomi che forse erano migliori delle precedenti. Sono rimaste in attesa sino ad oggi.

All’uscita del quaderno (il numero 65), eravamo partiti da Genova, lui, Antonella ed io per andarlo a ritirare alla tipografia di Cuneo. Eravamo passati alla locale sede di Rifo, accolti come vecchi amici, invitati a pranzo sulla terrazza della sede (era una giornata di sole). Danilo aveva firmato le copie.”

La scomparsa di Danilo Zannoni

 

Morto Danilo Zannoni scrittore

Tornato dal bel convegno di Roma sulla grande figura di Livio Maitan, vengo a sapere della scomparsa di Danilo ZANNONI.

Ci siamo conosciuti nel 2013, al mio rientro “senile” a Genova, negli incontri (via S. Luca) per la lista Tsipras e la costruzione dell’Altra Liguria. Insieme, abbiamo organizzato molte iniziative: le assemblee dell’Altra liguria – di prospettiva complessiva e su temi specifici – la presentazione di libri (ricordate la libreria ai Truogoli?).

Abbiamo condiviso, in questi anni, tutte le scelte, sino alla costruzione della lista per le comunali, dove Danilo ha portato il suo interesse per tematiche ecologiche ed energetiche (ricordate i suoi interventi su qualche TV locale?).

Ancora, il dopo voto e la decisione di non arrendersi, di cercare strade, anche esaurito il ruolo dell’Altra Liguria.

Le novelle di Danilo nei quaderni

Nei “Quaderni del CIPEC” avevo pubblicato molte delle novelle che scriveva con continuità e in cui si leggevano, in trasparenza, temi sociali, ecologici, etici (“E noi cantiamo, cantiamo…”).

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Non dimenticherò mai:
– il viaggio a Cuneo per prendere le copie stampate. A Rifondazione (pranzo sulla terrazza della sede) era stato accolto come un vecchio amico
– le molte serate (Genova, Savona, Ceriale) in cui lui, Antonella e Cristina leggevano le novelle e Roy Russo ci cantava le sue canzoni. Credo restino alcuni video.

Ancora, penserò a lungo al pomeriggio, prima di Natale, in cui un piccolo nostro gruppetto è passato a salutarlo. Era convinto di farcela, aveva voglia di tornare alla “politica” (mi ha scritto che gli mancava molto).

E’ invece saltato un appuntamento a febbraio, prima della mia “fuga” in Francia. Non stava bene, i dolori erano cresciuti. Mi aveva chiesto di rimandare l’appuntamento. Ho ancora i cioccolatini che gli avrei voluto portare.

Ho pensato molto al suo coraggio, alla sopportazione del dolore (non solo fisico). Mi sono tornati in mente Maurizio, scomparso anni fa e Gianni Russotto, il nostro “prete rosso” che ci ha lasciati da poco.

La tristezza e l’idea della morte che incombe ci avvolgono e rendono tristi questi nostri giorni.

Ciao, caro Danilo.

Sergio Dalmasso, Facebook, 2 aprile 2023

Download articolo

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I quaderni del CIPEC numero 71 e 72 trattano di altre sue novelle:

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Difendere la Costituzione nata dalla Resistenza

Estate Rossa a Rapallo

Estate rossa a Rapallo dal 23 al 27 agosto si è conclusa con la partecipazione di Antonella Marras candidata con L’Unione Popolare al Senato, Sergio Dalmasso segretario regione Liguria di Rifondazione Comunista, Danilo Zannoni candidato di Unione Popolare al Senato.

Estate rossa a Rapallo. Marras, Dalmasso, Zannoni a Rapallo Estate in rosso 2022

Estate rossa a Rapallo, 27 agosto 2022 estate in rosso Rapallo pubblico

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Una pillola al giorno del programma di Unione Popolare

Un programma visionario e allo stesso tempo concreto, che considera prioritario il diritto alla felicità.

Fermare l’autonomia differenziata e salvaguardare i beni comuni e i servizi locali.

 Stop al progetto di autonomia differenziata che divide ulteriormente il paese tra regioni ricche e regioni povere.

Mettere in campo politiche di autonomie territoriali e di prossimità. Più potete ai territori e al popolo.

Basta sfruttamento delle multinazionali.

Ripubblicizzazione del servizio idrico con legge nazionale.

Trasformare le società di diritto privato in enti di diritto pubblico dando attuazione al referendum del 2011. Restituire al popolo la sua sovranità e i beni comuni.
Piano nazionale straordinario per la ristrutturazione della rete idrica che ad oggi perde oltre il 40% di acqua.

Creazione di una azienda pubblica nazionale degli acquedotti.

 Stralcio del DDL concorrenza.

Garantire servizi pubblici nelle aree interne del paese

Un piano per la messa in sicurezza del nostro territorio nazionale.

Tutela del paesaggio e politiche di rigenerazione urbanistica.

Stop consumo di suolo .

Eliminare obbligo di ricorso al mercato per la gestione dei servizi locali.

Parificare le misure di controllo sull’anticorruzione tra pubblico e privato.

Favorire la costituzione di imprese pubbliche che si occupino di gestire le infrastrutture fondamentali per assicurare una funzione sostenibile e circolare dei rifiuti dell’acqua e del trasporto pubblico.

Misure volte a favorire l’economia locale incentivando l’uso di imprese locali per gli appalti degli enti locali.

#UnionePopolare

#Uniamoci

#elezionipolitiche2022

#antonellamarras
Candidata capolista al Senato nel plurinominale per la Liguria.

Programma completo di Unione Popolare con de Magistris:

https://unionepopolare.blog/programma/

Antonella Marras, 28 agosto 2022 facebook

L’Unione Popolare ha raggiunto le firme necessarie per presentarsi alle elezioni politiche del 25 settembre 2022 – Unione Popolare raccolte firme.
Raccolta firme a Genova con Dalmasso, Zannoni, e Antonella Marras Unione Popolare
Foto Fivedabliu
I sondaggisti neanche la citano nei loro sondaggi, per adesso, con micro campioni da 800 persone, ma con 4000 che NON rispondono ai loro sondaggi che vengono spacciati per oro colato, la TV li oscura per adesso, eppure l’Unione Popolare c’è !
Vota Unione Popolare De Magistris

Unione Popolare raccolte firme

Abbiamo raccolto le firme in tutta Italia, in tutti i collegi, circa 60.000 firme in dieci giorni.

Un risultato senza precedenti nella storia elettorale italiana.

Unione Popolare , nata da un mese, esiste e batte il colpo della rivoluzione che avanza.

Un grazie di cuore, da portavoce di questa bellissima coalizione, alle militanti e ai militanti che non hanno mollato un secondo e un grazie di cuore alle cittadine e ai cittadini che con la penna hanno scritto una pagina di dignità democratica.

Lo Stato, con i suoi rappresentanti, il paese lo deve sapere, non hanno consentito nemmeno la firma digitale impedendo a chi era in vacanza di firmare perché doveva farsi solo nel comune di residenza.

Ci avete ostacolato ed il popolo ha rimosso il vostro ostacolo. Ora pronti a correre la più bella maratona democratica elettorale, nei nostri cento passi in trenta giorni dobbiamo riprenderci la democrazia.

Tenteranno di oscurarci e cancellarci in questo mese ma noi ci ribelleremo e non consentiremo la violenza del potere contro il fresco profumo di libertà che avanza.

Uniamoci, camminate e correte con noi, per liberare l’Italia.

#UnionePopolare #DeMagistris #elezionipolitiche2022

Luigi De Magistris – facebook, 21 agosto 2022

La sinistra insieme per Antonella Marras sindaca di Genova

9 giugno 2022. Chiusura della campagna elettorale a Genova da parte dei tre segretari di Rifondazione Comunista (Maurizio Acerbo), Partito Comunista Italiano (Mauro Alboresi) e Sinistra Anticapitalista (Franco Turigliatto) a sostegno della candidata sindaca di Genova Antonella Marras a guida della lista La Sinistra insieme.


Antonella Marras nella presentazione pubblica del 12 marzo 2022

Antonella Marras sindaco di Genova

Marras Antonella e Danilo Zannoni, moderatore della presentazione pubblica della candidata Sindaca e candidato nella lista La sinistra insieme

​Genere horror Pioveva anche quella sera

Genova, 15 marzo 2021

Danilo Zannoni

 

Genere Horror. Pioveva anche quella sera

Pioveva anche quella sera, e faceva vento.

L’insegna dello spaccio di Lu sbatacchiava.

La campanella sulla porta squillò.

Il giovane uomo entrò.

«Buonasera», disse Lu.

«Voglio della carne.»

Disse il giovane, togliendosi il cappuccio della giacca a vento.

«È un brutto periodo, ne abbiamo poca, ma se può pagare, qualcosa le trovo.»

«Ho detto voglio, non vorrei, quindi non si parla di pagare»

Rispose il giovane, posando a terra lo zaino.

Lu, sbuffò, poi prese la doppietta da sotto il banco.

Maria comparve dalla cucina.

«Tutto bene»

Lu fece un gesto, come dire, tutto a posto, torna in cucina.

Il giovane sorrise ed estrasse una mitraglietta dallo zaino.

«Quando un uomo col fucile incontra un uomo col mitragliatore, l’uomo col fucile è un uomo morto»

Disse, puntandogliela in faccia.

«Vedi ragazzo, pensavo di non avere carne, invece la ho, poi sull’uomo col fucile e quello con la mitraglietta. Sai, non importa chi ce l’ha più grosso, ma chi spara prima.»

E tirò i due grilletti.

Il ragazzo cadde a terra con un’espressione stupita.

La pioggia era cessata.

«Maria, dammi una mano a metterlo in frigorifero».

Strillò Lu.

Stavano ancora sistemandolo nella cella frigorifera, quando la campanella della porta squillò.

Lu, tornò di corsa dietro il banco.

«Buonasera»

«Buonasera», disse la giovane donna.

«Vorrei della carne»

«Benissimo, mi è appena arrivata, ha qualche preferenza?»

«Se ne ha, coscia, ed un po’ di cuore.»

«Benissimo, quanto facciamo di peso?»

«Una decina di chili, di più non riesco a portarne»

«Bene» disse Lu, avviandosi in cucina.

Maria uscì incrociandolo.

Le due donne si guardarono.

«Quanto pesava?»

«Settanta chili scarsi, dovrò fare ancora sei viaggi».

«Bene, sono tempi duri, ma resistiamo».

«Sì».

(Opera di fantasia di Danilo Zannoni: autore del libro di novelle “Scrivere è come vivere, solo che è più semplice” disponibile nel quaderno CIPEC N. 65)

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Quaderno CIPEC numero 65

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Cari/e tutti/e ho il piacere di comunicarvi che il Quaderno Numero 65 “Scrivere è come vivere, solo che è più semplice” del’amico scrittore Danilo Zannoni ha visto la luce in versione digitale.
Quanto prima, Covid permettendo, avremo anche l’edizione a stampa.

Quaderno CIPEC numero 65, Scrivere è come vivere, solo che è più semplice

Quaderno CIPEC numero 65, Scriveve è come vivere solo che è più semplice

Di seguito due mie righe di introduzione ai bei racconti di Danilo:

Ho conosciuto Danilo Zannoni a fine 2013, poco dopo il mio arrivo/ritorno a Genova, ad una conferenza in cui Antonio Ingroia presentava il proprio movimento, Azione civile.

Lo ho poi rincontrato pochi giorni dopo, alla prima riunione di quella che sarebbe stata la lista l’Altra Europa, bella avventura poi finita nel nulla, dopo un buon inizio.

Ricordo con nostalgia la sede collettiva di via S. Luca, dove si incontravano il circolo Thomas Sankara, pezzi diversi di sinistra, comitati che si erano formati dopo il lontano luglio 2001 (i convegni, le manifestazioni, i “fatti” di Genova, la morte di Carlo Giuliani).

È stato l’inizio di un impegno comune, le elezioni europee del 2014, le assemblee, i convegni, il tentativo di contatti con pezzi di società (ambiente, pace, partecipazione, lavoro), le presentazioni di libri (su Syriza, su Podemos, su Pietro Secchia, su problemi amministrativi torinesi che richiamavano Genova), gli incontri con Vittorio Agnoletto, Alfio Nicotra, l’avv. Flick…, la mancata (per decisioni dall’alto) candidatura di Pagano alle regionali, le solite, immancabili difficoltà successive.

Danilo scrive novelle

Ho scoperto, con una certa sorpresa, che Danilo scrive novelle. Con passione, continuità, puntualità. Una produzione che cresce ogni giorno. Prima su Facebook, poi con un opuscolo “autoprodotto”, ora con questo quaderno che potete leggere in carta e sul sito del CIPEC.

Sono racconti diversi per lunghezza, impostazione, contenuto. A tratti cambia parzialmente anche lo stile. Sono stati presentati in pubblico in alcune occasioni, al circolo “Gramsci” in val Polcevera, alla libreria Ubik di Savona, al circolo ARCI di Ceriale. Poco o tanto il pubblico, è stata l’occasione per tornare sui temi toccati, con cari amici/he, da Rosario con la sua chitarra, alle letture dello stesso Danilo, di Cristina e Antonella. Poi è arrivato il Covid ad impedire altre serate.

È impossibile riassumere oltre 100 pagine di racconti

Fermiamoci sul 30 giugno, data storica per l’antifascismo genovese, incontro di tre generazioni, quella partigiana, quella del 1960, quella di oggi, sconfitta, ma ancora colma di volontà e di speranze. Raccontalo a tuo figlio tocca il tema dei migranti, di chi a loro contrappone l’ordine, l’”uomo forte al comando”, in un mondo in cui le malattie nascono dall’inquinamento, in cui l’unica religione è “lo sviluppo senza se e senza ma” e la tecnologia non è strumento di liberazione.

Il tema torna nel Cormorano. A questo piccolo essere viene consigliato di non volare vicino a quanto costruito dall’uomo, perché l’uomo Qualsiasi cosa tocchi, la distrugge.

Julia e il Caimano è l’incontro tra il grande (il caimano) e il piccolo (la farfalla), tra il mondo visto dal fiume e dall’alto, tra una vita che sta finendo perché mi sento così vicino al buio, al non essere più, perché tutto ciò che mi piaceva…e una esistenza che dura un attimo. I loro cuori smisero di battere all’unisono.

Anniversario

Diverso è il tono di Anniversario. Un amore è finito e il ricordo dell’incontro di dieci anni prima non può riportarlo in vita. Anzi. La donna scopre la propria libertà, un nuovo inizio, il ritorno alla vita.

Padre e figlio ripropone il tema politico, le scelte esistenziali. Danilo legge, per una volta, la realtà da un punto di vista opposto al suo, proprio di quel mondo di quelle classi sociali che non ama.

Si potrebbe continuare. Lascio a chi legge di scoprire e valutare altri racconti, altre storie, altre osservazioni.

Questo quaderno diverso da quelli che ci hanno accompagnato per un quarto di secolo, ci propone per la prima volta, racconti, novelle, osservazioni morali sulla nostra realtà.

Torneremo, nei prossimi, ai temi storici, a presentare documenti, magari aridi, ma che rischierebbero di perdersi se non esistessero queste pagine (fate il conto di quante sono, dal lontano quaderno n. 1, dedicato a Lucia Canova).

Buona e piacevole lettura.

Sergio Dalmasso

Julia e il Caimano

di Danilo Zannoni

Danilo Zannoni(Tratto dal Quaderno CIPEC N. 65 contenente una raccolta di novelle di Danilo Zannoni.)

Caio nuotava lento controcorrente, si era allontanato dal branco, era troppo vecchio per accoppiarsi, e non aveva voglia di azzuffarsi con i giovani caimani che esibivano ancora le strisce gialle sul dorso.

Era un vecchio caimano e zuffe d’amore ne aveva fatte anche troppe, e pensò, non scevro di godimento, le aveva vinte tutte.

Nuotava con la testa semiaffondata nell’acqua limacciosa del fiume, cercava qualcosa, era inquieto.

Antonella Marras interpreta Julia e il caimano

Impattò in un branco di piragna, quando era giovane sarebbe partito implacabile ed avrebbe fatto una scorpacciata, ma ormai aveva sette anni, si limitò a mangiare quelli che erano sulla sua rotta e proseguì verso l’isola, che iniziava a vedere non troppo lontana. Lui non poteva saperlo ma ormai giugno stava finendo e presto sarebbe iniziato luglio, il mese degli accoppiamenti.

Per quanti anni, quel passaggio lo aveva eccitato?

Quanti figli aveva messo al mondo dopo amplessi torridi e gratificanti?

Ma questo era il passato, ora voleva rimanere da solo e pensare.

Finalmente si spiaggiò sull’isola.

Il sole stava sorgendo lento ed implacabile all’orizzonte.

Si tirò sul bagnasciuga, chiuse gli occhi e si lasciò andare al flusso dei suoi pensieri. «Perché sono nato, cosa devo fare, perché mi sento così vicino al buio, al non essere più, perché ciò che mi piaceva e per cui godevo ora non mi interessa più?»

Le risposte non arrivavano e le domande si moltiplicavano, pianse sconsolato e, poco alla volta cadde nel sonno.

Qualche tempo dopo aprì un occhio perché gli prudeva, subito non riuscì a metterla a fuoco, era troppo vicina, poi trovò la regolazione giusta.

Una farfalla arancione era posata sul suo muso e suggeva avidamente le sue lacrime.

«E tu chi saresti» pensò.

«Escuceme mucho mio segnore, no la volevo disturbarla.»

Caio rimase un attimo interdetto.

«Es que la suas lagrima es mucho dulce e me dona fortezza»

Caio aprì anche l’altro occhio.

Sapeva benissimo che solo i caimani potevano parlare e sentir parlare un esserino così minuscolo lo aveva sconvolto.

«Scusa, ma tu parli?» disse.

La farfalla volò via in un attimo.

Caio pensò fra sé e sé: «Sono proprio vecchio, pensare di parlare con le farfalle».

Stava richiudendo gli occhi quando la farfalla tornò a posarsi sul suo muso.

La traguardò con entrambe le pupille, era bellissima, di un arancione carico, molto grande rispetto alle altre farfalle che aveva incontrato e sicuramente femmina.

Come lo pensò si dette dello scemo.

La farfalla aveva ripreso a succhiare le lacrime dall’altro occhio.

«Segnor grande, tu me spaventasti, troppo forte la tua voce, puoi sussurrar, por mi, te prei?»

Caio, sentendosi molto stupido rispose in un sussurro: «Mi chiamo Caio sono un vecchio caimano e non ho mai visto una cosa bella come te»

Ci fu un lungo silenzio.

«Io sono Julia, e ora capisco meglio ciò che dici – perché lo sussurri.

Vivo qui in quest’isola di lantane che me gustano da morir»

«Cosa sono le lantane» disse Caio, quasi ipnotizzato.

«Quelle piante lì» disse Julia, voltandosi verso l’isola.

«E perché bevi le mie lacrime» chiese in un sussurro Caio.

«Perché me gusta» rispose la farfalla.

«Ma ora devo andare» e si alzò in volo.

«Non andare, ti prego» sussurrò Caio.

«Devo, ma domani, sarò di nuovo qui, ci sarai tu?»

«Certo, ci sarò»

Julia era ormai lontana, oltre la riva del fiume.

Caio si trascinò in acqua e si lasciò portare dalla corrente verso la sua tana.

Incontrò banchi di piragna ma il suo appetito era appagato.

Tornò tutti i giorni all’isola e tutti i giorni tornava Julia, e si raccontavano tante cose. Caio le parlava della vita del fiume e dei mille animali che incontrava ed alle volte mangiava ogni giorno.

Julia gli parlava del mondo visto dall’alto e di come era la campagna che lei vedeva e che lui non avrebbe mai visto.

Passarono i mesi.

Poi un mattino Caio si sentiva così stanco da non farcela ad arrivare all’isola.

Il buio lo stava prendendo.

Ma doveva andare.

Nuotò contro corrente con tutte le sue forze ma si rese conto che non ce l’avrebbe mai fatta, stava albeggiando ed era ancora a metà strada.

«Devo vederla» si disse «per un ultima volta devo vederla.»

Ma era troppo stanco, la corrente iniziava a portarlo indietro.

«No!» urlò

Ed iniziò a nuotare freneticamente.

Poi vide lontano uno sfarfallìo, non poteva essere.

«Segnor grande, tu me spaventasti, troppo forte la tua voce, puoi sussurrar, por mi, te prei?»

Julia si posò sul suo muso, era stremata, la sua livrea era sbiadita, la sua voce flebile. «Finalmente.» sussurrò Caio

«Finalmente» sussurrò Julia.

«Vuoi succhiare una mia lacrima?» La pregò il caimano.

«Certo amore mio» rispose la farfalla.

I loro cuori smisero di battere all’unisono, mentre il fiume li portava lentamente al mare.

Julia e il Caimano. Dipinto di Alex Di Viesti

Dipinto di Alex Di Viesti.

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Scarica il quaderno cipec numero 65 contenente tante belle novelle:

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