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La ragazza occitana.

Vita movimentata di Dominique Boschero

La ragazza occitana, Mainardi e Dalmasso

La ragazza occitana presentazione domenica 15 settembre 2024, con l’autore del libro Nando Mainardi converserà Sergio Dalmasso a Genova alle ore 21.00 in Piazza Romagnosi.

Interventi musicali di Rosario “Roy” Russo.

Sinossi del libro di Mainardi

“La ragazza occitana” racconta la parabola rocambolesca e appassionante di Dominique Boschero, attrice molto nota negli anni Sessanta e Settanta:

dall’infanzia a Parigi, figlia di emigrati piemontesi, alla scoperta delle valli dell’Occitania italiana; dall’esordio nel teatro di rivista francese all’arrivo a Cinecittà negli anni della “dolce vita”;

dal successo grazie a film commerciali e di cassetta all’adesione alla stagione del Sessantotto e della contestazione, fino al ritiro definitivo dalle scene e alla scelta di fare la contadina.

La storia di Dominique Boschero è anche una sorprendente foto di gruppo, in cui compaiono Alain Delon, le donne e gli uomini che liberarono Parigi dal nazismo, Gian Maria Volonté, Frank Sinatra, gli attivisti occitani, Luigi Tenco, Gino Paoli, i marxisti-leninisti, Charles Aznavour e altri ancora.

Viene fuori il ritratto di una donna anticonformista e ribelle, sempre spiazzante e mai allineata.

Claudio Costantini, professore ed amico, in Claudio Costantini, storia, politica, insegnamento (1933-2009), Genova, Archivio dei movimenti, 2022.

Claudio Costantini, professore ed amico

Arrivo a Genova, dalla provincia, all’inizio del novembre 1967.

L’avventura universitaria è una incognita totale. Non ho idea di struttura, organizzazione, modalità degli esami.

Saggio su Costantini, nel libro dedicato al Professore universitarioAllora, Lettere è a Balbi 5, gli istituti sono un po’ sparsi, tra palazzo Raggio (italiano e storia) e Santa Sabina (filosofia).

Le aule sono tutte a Balbi 5, sopra al rettorato. La più grande (“da Prati”, il bidello) è per le lezioni di italiano (Croce), latino (Della Corte), storia romana (Forni).

È però l’anno dell’esplosione dell’università, dell’enorme aumento di iscritt*. Non riesce a contenerci tutt*. Della Corte promette che presto verrà aperto, per l’università, il teatro Falcone.

Noi “filosof*” siamo facilmente riconoscibili dalla maggioranza di chi è iscritto a legge e frequenta lo stesso palazzo.

Altri abiti, altri capelli, altro linguaggio, altre scelte di vita, altre prospettive professionali.

Il mondo ribolle. Nel 1967, la guerra in Vietnam si aggrava, vi è il colpo di stato in Grecia, la guerra dei sei giorni ci ha fatto scoprire che esiste la Palestina, si sono moltiplicate le rivolte dei ghetti neri negli USA.

A gennaio si è ucciso Luigi Tenco, facendoci riflettere su tematiche esistenziali e mettendoci davanti al rapporto arte/industria dello spettacolo (nessuno di noi ha cognizione della scuola di Francoforte), ma, soprattutto, allo sdegno per i massacri in Vietnam, si somma, moltiplicata, la frustata che ci produce, ai primi di ottobre, la morte del Che. Il suo sacrificio estremo richiama immagini cristiane, riporta l’attenzione sulle vene aperte di un continente intero, sul rapporto sviluppo/sottosviluppo.

La prima assemblea studentesca

Partecipo alla mia prima assemblea. Non conosco il numero dell’aula. Seguo una studentessa che ha sottobraccio (siamo la generazione delle riviste) “La Sinistra”, il mensile di Savelli e Colletti (non commento le loro scelte successive).

Download “Capitolo primo RIVISTA LA SINISTRA” Opuscolo-La-Rivista-La-SINISTRA-capitolo-primo.pdf – Scaricato 29587 volte – 177,37 KB

Grande subbuglio. Ai problemi di facoltà si sommano quelli complessivi, lo scacco del centro- sinistra, i temi internazionali, questioni generazionali (l’autoritarismo), sociali (la Bibbia per noi è la Lettera a una professoressa che svela il carattere classista, anche nei contenuti, della scuola).

Assemblee e assemblee, nell’aula grande (“da Prati”) o a palazzo Raggio (ora vi è una biblioteca).

Conosco immediatamente Giacomo Casarino, Manlio Calegari, Roberto Speciale, Rodolfo Savelli, Renato Midoro, Punny Semeraro, Carlo Penco, Franco Surdich, negli incontri “interfacoltà”, Franco Carlini, Bruno Piotti, Franco Cifatte, Pietro Marcenaro. … Continua.

Scarica il SAGGIO COMPLETO ESTRATTO DAL LIBRO:

Download “Saggio sul mio professore Costantini” ClaudioCostantini-professore-ed-amico.pdf – Scaricato 21791 volte – 566,48 KB

Estratto di Sergio Dalmasso pubblicato anche nel Quaderno del Cipec numero 72

Download “Quaderno CIPEC N. 72” Quaderno-CIPEC-Numero-72.pdf – Scaricato 30569 volte – 1,69 MB

Roy Russo

GENOVA PER ME.

Rosario Russo in arte Roy Russo cantautore genovese.

Voce e chitarra acustica del gruppo Lanuovabandgenovese composta da: Saverio Farina al basso, Guido Sciaccaluga alla batteria, Massimo Bracco alle tastieste e Nico Gulfo alla chitarra elettrica ha inciso, tra gli altri, il CD: GENOVA PER ME.

Roy Russo con Don Andrea GalloDon Andrea Gallo e Rosario Russo

Roy amministra un gruppo facebook, Quelli che la Rai …. non li chiama, in cui organizza delle dirette con diversi piccoli-grandi personaggi, sia della musica, sia della cultura.

Tra le informazioni si trova la ‘modesta’ frase: “Il gruppo nasce per regalare uno spazio ai piccoli e sconosciuti artigiani dell’arte e per poter far sentire anche la loro voce.” Anche se questo gruppo è un work in progress in cerca di un approdo di più elevato spessore.

Fra i brani ascoltiamo Genova per me, nel seguente video, che dà il titolo all’album: Genova per me.

 

Il cantautore Russo si ispira alla tradizione cantautorale genovese cantando anche brani degli indimenticati Luigi Tenco, Frabrizio De André ad esempio.

Altri ispiratori sono: Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi, Sergio Endrigo, Giorgio Calabrese, i fratelli Reverberi e altri, fu uno degli esponenti della cosiddetta “scuola genovese“, un nucleo di artisti che rinnovò profondamente la musica leggera italiana a partire dagli anni sessanta.

Nel video una giovane Antonella Marras, candidata a sindaca di Genova amministrative 2022