Rosa Luxemburg , una Rosa che vive.

Rosa Luxemburg foto di una comunista
Rosa Luxemburg, in polacco Róża Luksemburg (Zamość, 5 marzo 1871 – Berlino, 15 gennaio 1919), è stata una filosofa, economista, politica e rivoluzionaria polacca naturalizzata tedesca.

Fiera propugnatrice del socialismo rivoluzionario e tra le principali teoriche marxiste in Germania, in vita s’oppose strenuamente tanto all’approccio politico moderato e tendenzialmente revisionista del Partito Socialdemocratico di Germania e della II Internazionale (dei quali fu a lungo un’esponente di spicco), quanto al centralismo democratico propugnato da Lenin e, di conseguenza, alla prassi rivoluzionaria dei bolscevichi, rivendicando invece l’importanza del mantenimento delle libertà fondamentali.

Fondò, con Karl Liebknecht, la Lega Spartachista, resasi protagonista nel gennaio del 1919 di un’insurrezione armata contro l’appena costituitasi Repubblica di Weimar, nel corso della quale lei e lo stesso Liebknecht persero la vita per mano dei Freikorps, gruppi paramilitari di ex-combattenti della Grande Guerra impiegati dallo stesso governo socialdemocratico allora al potere per reprimere i rivoltosi.

FONTE WIKIPEDIA

Articoli

Una biografia politica Karl Liebknecht

Una biografia politica Karl Liebknecht, in anteprima sulla pubblicazione a stampa – prevista per il prossimo anno (2023) – si può scaricare gratis il quaderno cipec n. 70 con scritti su:

Gianni Alasia. Versi e Pensieri (Gianni Alasia), Karl Liebknecht (Giuseppe Gambino), Mario Giovana nell’USI, Consiglio provinciale Cuneo 1995-1997 (Sergio Dalmasso), Recensioni del libro Rifondazione Comunista (Giachetti e Marra).

Download “Quaderno CIPEC N. 70” Quaderno-CIPEC-Numero-70.pdf – Scaricato 24646 volte – 4,11 MB

Copertina del quaderno cipec n. 70, Una biografia politica Karl Liebknecht

Indice generale del quaderno 70

Introduzione (Sergio Dalmasso) pag. 5

Gianni Alasia. Versi e pensieri (Gianni Alasia) pag. 7

24 maggio: I socialisti nel momento della guerra (Franco Astengo) pag. 14

Una biografia politica. Karl Liebknecht: un politico poco conosciuto (Giuseppe Gambino) pag. 17

Karl Liebknecht “Malgrado tutto” (Giuseppe Gambino) pag. 35

Sintesi di “Militarismo ed antimilitarismo” di Liebknecht (Giuseppe Gambino) pag. 38

Mario Giovana nell’U.S.I. (1951/1957) (Sergio Dalmasso) pag. 47

Consiglio provinciale di Cuneo, 1995/1997 (Sergio Dalmasso) pag. 61

Storia di Rifondazione comunista (Diego Giachetti) pag. 75

Un utile libro sulla storia di Rifondazione Comunista (Rosario Marra) pag. 79

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Giovanni Alasia

Gianni Alasia

Citazione. Gianni Alasia: “Scusate se mi alzo in piedi, ma io sono educato.”

Gianni Alasia, quaderno 53.

Download “Quaderno CIPEC N. 53 Gianni Alasia” Quaderno-CIPEC-Numero-53-1.pdf – Scaricato 9488 volte – 12,26 MB

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(Contiene anche l’indice dei nomi).

Buona lettura.

Invito all’evento della Biblioteca Gallino e CDL Genova.

Il 23 maggio 2022 ore 17.00. La Biblioteca Gallino e il Centro di Documentazione Logos presentano a Genova:

Presentazione di Una donna chiamata rivoluzione a Genova

Invito presentazione libro Luxemburg, Biblioteca Gallino e CDL Genova
Biblioteca Gallino e CDL Genova, Sala blu Centro Civico Buranello in via Buranello 1 Genova, presentanto Una donna chiamata rivoluzione di Sergio Dalmasso.

Biblioteca Gallino

Centro di documentazione Logos

Bruno Mangarano (Presentatore)

Sergio Dalmasso (autore del libro)

Domenico Saguato (del Centro di Documentazione Logos)

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Saggio di Sergio Dalmasso su Rosa Luxemburg presente nel Calendario del Popolo n. 616:

Download “Rosa Luxemburg, un altro comunismo? di S. Dalmasso” Calendario-del-Popolo-Numero-616-Rosa-Luxemburg.pdf – Scaricato 26315 volte – 131,50 KB

Sergio Dalmasso nuovo segretario regionale del PRC Liguria

Dalmasso classe 1948, cuneese di nascita e genovese di adozione, è un insegnante di lettere in pensione che milita nel Partito della Rifondazione Comunista dalla sua fondazione

Dalmasso Segretario Regionale LIGURIA

Questa mattina si è riunito il nuovo comitato politico regionale ligure del Partito della Rifondazione Comunista, organismo eletto durante lo scorso congresso regionale del 27 Febbraio, con all’ordine del giorno l’elezione del nuovo segretario.

Il parlamentino del PRC ligure ha eletto Sergio Dalmasso nuovo segretario regionale.

Sergio, classe 1948, cuneese di nascita e genovese di adozione, è un insegnante in pensione che milita nel Partito della Rifondazione Comunista dalla sua fondazione, ha ricoperto incarichi politici come segretario provinciale della federazione di Cuneo all’inizio degli anni ’90 e degli anni 2000; ed istituzionali in qualità di consigliere comunale a Boves, Cuneo e come consigliere provinciale; mentre dal 2005 al 2010 è stato consigliere regionale per la Regione Piemonte.

In questi ultimi anni, all’attività politica ha accompagnato quella divulgativa in quanto autore di diversi saggi e riviste sul movimento operaio, quali i quaderni del Centro di Iniziativa Politica e Culturale, i libri su Lelio Basso, Rosa Luxemburg e Lucio Libertini, o quelli sulla storia del Partito della Rifondazione Comunista dalla sua fondazione sino agli anni più recenti.

Tutto il partito ligure fa gli auguri a Sergio di buon lavoro!

Fonte: Comitato Ligure del Partito della Rifondazione Comunista

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Download “Quaderno CIPEC Numero 31 (Libro sul primo decennio di Rifondazione di S. Dalmasso)” Quaderno-CIPEC-Numero-31.pdf – Scaricato 29706 volte – 1,03 MB Download “Capitolo 1 storia di Rifondazione Comunista” Storia-di-Rifondazone-Comunista-Capitolo-1.pdf – Scaricato 36674 volte – 402,02 KB Download “Capitolo primo RIVISTA LA SINISTRA” Opuscolo-La-Rivista-La-SINISTRA-capitolo-primo.pdf – Scaricato 35626 volte – 177,37 KB Download “Primo capitolo del libro Lelio Basso” Capitolo1-Lelio-Basso-La-ragione-militante.pdf – Scaricato 40198 volte – 308,09 KB

Incontro Rosa Luxemburg

Incontro Luxemburg – Il circolo di Rifondazione Comunista levante savonese ha organizzato il 26 aprile 2021 un evento sulla figura di Rosa Luxemburg in diretta facebook.

L’evento online su Rosa Luxemburg è stato presentato da Martin Zanchetta segretario del circolo levante savonese intitolato alla grande rivoluzionaria polacca.

È stato moderato da Franco Zunino del Partito della Rifondazione comunista di Savona.

Ha avuto come relatori: Paolo Ferrero vicepresidente del Partito della Sinistra Europea e il prof. Sergio Dalmasso autore del libro: Una donna chiamata rivoluzione. Vita e opere di Rosa Luxemburg.

Incontru su Rosa Luxemburg, copertina libro di Sergio Dalmasso

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Canale YouTube Sergio Dalmasso

La varietà di argomenti presenti nei video del canale Sergio Dalmasso crea un ambiente educativo e informativo che copre una vasta gamma di temi, contribuendo così a una comprensione più profonda della storia e della società.

Sergio Dalmasso emerge come una guida autorevole, fornendo non solo informazioni storiche accuratamente documentate, ma anche interpretazioni illuminate che stimolano la riflessione critica.

Il canale rappresenta una piattaforma imprescindibile per chiunque desideri approfondire la propria comprensione della storia e della politica attraverso la prospettiva di un esperto appassionato.

 Libertini Dalmasso

Presentazione del libro:

Lucio Libertini.

Lungo viaggio nella sinistra italiana

Video intervista di Sergio Contu all’autore del libro Sergio Dalmasso del 4 marzo 2021.

Titolo del libro.

LUCIO LIBERTINI.

Sottotitolo: Lungo viaggio nella sinistra italiana. Il sottotitolo rappresenta il volume a cui Libertini stava lavorando e che non poté pubblicare.

Dopo il testo su Lelio Basso, quello su Rosa Luxemburg esce il libro:

Libertini Dalmasso. Libro

Libertini ha militato in diversi partiti.

Dall’immediato dopoguerra alla morte, nella sinistra italiana, Lucio Libertini da una corrente socialista minoritaria alla sinistra socialdemocratica, dall’eresia dell’USI (Unione Socialisti Indipendenti) di Magnani e Cucchi alla sinistra socialista, dall’eretica collaborazione con Raniero Panzieri al PSIUP, dal PCI a Rifondazione comunista.

La postfazione del libro è di Luigi Vinci.

Membro della Federazione giovanile del Partito Socialista Italiano, nel 1946 diede vita alla corrente “Iniziativa socialista”.

Nella primavera 1952 comincia a collaborare a “Risorgimento Socialista”, il settimanale fondato da Aldo Cucchi e Valdo Magnani.

Settimanale di cui assume la direzione dal 18 dicembre 1954 fino alla chiusura (marzo 1957), occupandosi prevalentemente della politica estera, della decolonizzazione, dei movimenti socialisti a livello internazionale.

Nel 1968 Libertini fu eletto alla Camera dei deputati nelle liste del PSIUP.

Nel 1972 aderisce al Partito Comunista Italiano, divenendo membro del comitato centrale e dove rimase per tre anni.

Ritornò alla Camera dei deputati nel 1976.

Fu eletto questa volta con il Partito Comunista Italiano.

Nel corso della legislatura presiedette la commissione trasporti della Camera.

Alle elezioni del 1979  eletto Senatore con il Partito Comunista Italiano; rieletto nel 1983 e 1987.

Nel 1991 è tra i padri fondatori di Rifondazione Comunista.

In appendice al libro vi sono alcuni articoli di Libertini usciti sulla rivista “La sinistra“.

Download “Capitolo primo RIVISTA LA SINISTRA” Opuscolo-La-Rivista-La-SINISTRA-capitolo-primo.pdf – Scaricato 35626 volte – 177,37 KB

Editore : Edizioni Punto Rosso (28 aprile 2020)
Lingua : Italiano
Copertina flessibile : 250 pagine
ISBN-10 : 8883512413
ISBN-13 : 978-8883512414
Peso articolo : 340 g

Il libro è disponibile anche su Amazon

Download “Quaderno CIPEC N. 67 (Lucio Libertini. Interventi al consiglio regionale del Piemonte 1975-1976)” Quaderno-CIPEC-Numero-67.pdf – Scaricato 25622 volte – 1,72 MB

Il prezzo della libertà

Jorn Schutrumpf, Il prezzo della libertà. Rosa Luxemburg

Supplemento al n. 10 di “LEFT”, 2020.

Prezzo libertà

Download “Jorn Schutrumpf, Il prezzo della libertà. Rosa Luxemburg, (di S. Dalmasso) nel supplemento al n. 10 di “LEFT”” Scheda-Rosa-Luxemburg-LETF-giugno-2020.pdf – Scaricato 22240 volte – 629,84 KB

Il prezzo della libertà – “LEFT” pubblica un interessante supplemento, sulla grande figura di Rosa Luxemburg, scritto da Jorn Schutrumpf, storico, direttore del settore scientifico della Fondazione Rosa Luxemburg di Bruxelles, vicina alla Linke tedesca e alla sinistra europea.

Il prezzo della libertà

Il centenario della morte/assassinio degli spartachisti (oltre a Rosa, Karl Liebknecht, Leo Jogiches, Franz Mehring e tanti dirigenti e militanti operai) è passato piuttosto in sordina in una sinistra italiana debole, afasica e priva di dibattito storico-politico.

Guido Liguori ha curato una antologia degli scritti luxemburghiani (Socialismo, democrazia, rivoluzione, Roma, ed Riuniti), la Redstarpress di Roma, oltre al mio Una donna chiamata rivoluzione, ha ripubblicato la Juniusbrochure”, la rivista “Alternative per il socialismo” ha dedicato alla rivoluzionaria polaccca un numero speciale (dicembre 2019-marzo 2020).

Pochi i convegni, i dibattiti, rare, anche se meritorie, le iniziative.

Il merito del testo di “Left” è di essere molto agile e soprattutto espressione di una fondazione e di uno storico non italiani, capaci, quindi, di un respiro europeo.

Il testo segue le tappe della vita della grande rivoluzionaria, iniziando dalla posizione atipica sulla questione nazionale polacca, che la distingue, da subito, dalle tesi prevalenti nella prima e nella seconda Internazionale e dal maggiore senso tattico di Lenin che vede nella spinta per l’indipendenza polacca una contraddizione nell’impero zarista, centro della reazione europea.

Quindi, la formazione universitaria in Svizzera, l’ingresso nel movimento socialista tedesco, la polemica contro il revisionismo di Eduard Bernstein.

Se i papi del socialismo (Kautsky) rispondono a Bernstein riproponendo una lettura ortodossa, la giovane socialista in Riforma sociale o rivoluzione? espone una ipotesi nuova, radicale, nel legame tra lotte politico-sociali ed obiettivo finale (il concetto metodologico lukacsiano di totalità).

La certezza nella prospettiva rivoluzionaria sembra trovare espressione nelle lotte che nell’Europa intera si accendono ad inizio secolo e nello strumento dello sciopero generale di massa, oggetto di discussione in tutto il movimento socialista del tempo.

Qui, il testo sottolinea il secondo nodo del pensiero luxemburghiano: all’antiriformismo, alla critica all’opportunismo socialdemocratico, elettoralistico, parlamentarista, ministerialista, alla opposizione frontale al burocratizzarsi del movimento operaio

(che Luxemburg coglie per prima, notandone il legame con il corrompimento politico) si somma la critica alla concezione leniniana (alcuni la ritengono anche kautskiana) dell’organizzazione in cui il centralismo autoritario si contrappone al protagonismo delle masse.

In Problemi organizzativi della socialdemocrazia russa,

“Rosa” contrappone all’ultracentralismo, allo spirito sterile del guardiano notturno di Lenin, l’autodisciplina volontaria, la attiva partecipazione delle masse come unico antidoto al pericolo del riformismo e dell’opportunismo (la concezione leniniana della coscienza esterna è risposta deformata).

La rivoluzione russa del 1905 sembra confermare la tesi del protagonismo di massa e dell’apertura di una fase rivoluzionaria a livello internazionale.

L’ottimismo rivoluzionario sopravvive anche alla sconfitta, ai massacri, alla restaurazione dell’autorità zarista.

La struttura del Soviet (l’autore non fa cenno, qui come altrove, al ruolo di Trotskij) come strumento di democrazia di base diviene elemento di scontro politico e di contrapposizione progressiva all’involuzione della socialdemocrazia tedesca.

Non è indifferente, nel dibattito sulle trasformazioni strutturali di inizio ‘900 (la fase imperialistica) la posizione, ancora una volta atipica, espressa negli scritti economici (L’accumulazione del capitale, L’anticritica),

in cui ipotizza che il circuito capitalista si sarebbe fermato se non avesse continuato a sfruttare il “terzo mondo” non capitalista, fornitore di materie prime e mercato.

Anche la guerra non nasce da scelte soggettive, ma da necessità strutturali, nel momento in cui tutti i paesi “non capitalistici” sono stati conquistati dalle grandi potenze e queste entrano inevitabilmente, in conflitto tra loro per la spartizione dei mercati.

Da qui l’atipicità dei suoi scritti economici, oggetto di critica, ma anche strumento preveggente della globalizzazione capitalistica.

L’autore ricorda la formula Socialismo o barbarie, che richiederebbe, però, una maggiore analisi (è un vero tornante nel pensiero luxemburghiano tra un oggettivismo iniziale, proprio di tutto il socialismo, e il dramma innestato dal crollo della socialdemocrazia,

nella sua accettazione della guerra mondiale), gli anni del carcere (quasi tutto il periodo della guerra), aspetti significativi della vita personale, testimoniati soprattutto dalle tante lettere.

Largo spazio è dato alla controversa opera sulla rivoluzione russa, scritta in carcere con scarsi elementi di conoscenza, non pubblicata in vita, ma solo postuma (da Paul Levi, dopo la sua uscita dal Partito comunista tedesco).

L’opera dimostra la insufficiente documentazione su molti temi,

ma offre squarci preveggenti sul tema della democrazia, della partecipazione, di quel sostitutismo di cui già Trotskij parlava nella sua polemica con Lenin, in I nostri compiti politici.

La maggior responsabilità delle contraddizioni del nuovo potere sovietico è nel proletariato occidentale che non ha compiuto il proprio dovere rivoluzionario, ma le pagine sulla assenza di democrazia, sulla libertà che è sempre libertà di dissentire,

sulla drammatica deriva verso forme dittatoriali, violente e autocratiche sono preveggenti e pongono il problema del fallimento della sinistra nel ‘900, nella involuzione drammatica delle esperienze rivoluzionarie, da cui l’autore salva tre figure, le uniche, “senza macchia” nella nostra storia: oltre a Rosa, Antonio Gramsci e il Che.

Se mi è concessa una nota critica, le valutazioni dell’autore offrono una interpretazione eccessivamente unilaterale, nella totale negazione del bolscevismo, nella affermazione di una linea diretta Lenin-Stalin, da molti contraddetta,

in una sorta di “filosofia della storia” che in un interessante parallelo con la rivoluzione francese (fase giacobina, Termidoro, Napoleone), sembra riproporre come inevitabile l’involuzione di ogni ipotesi di cambiamento.

La distruzione del gruppo spartachista ha privato il movimento comunista dell’unica alternativa alla creazione di un unico centro (quello di Mosca) e di una sorta di “pensiero unico” nella dogmatizzazione del “marxismo leninismo”.

Riscoperta di Rosa

La riscoperta di Rosa Luxemburg, non a caso avvenuta nella temperie degli anni ’60, dopo decenni di vergognoso ostracismo, ripropone un pensiero antidogmatico, è una delle chiave per una riflessione e per la ricostruzione di un pensiero critico.

Altre strade, altri pensieri, altre prassi debbono però essere dialettizzati e non possono essere ridotti ad una notte in cui tutte le vacche sono nere.

Spero che vi siano spazio e interesse per discuterne.

Sergio Dalmasso
7 giugno 2020

Articolo catalogato in Archivio, Scritti storici, Schede e recensioni.

Addio Bruno Cristofanini

È morto a Cogoleto (Genova), Bruno Cristofanini

 

Addio Cristofanini
Addio Bruno Cristofanini. Pochi anni fa era scomparsa la moglie Clara infaticabile attivista, organizzatrice di feste dell’Unità, figura centrale della sinistra di questa cittadina partigiana, antifascista, un tempo operaia.

Lo scorso anno era morta, prematuramente, la figlia Iris, fondatrice della Rifondazione locale, consigliera comunale, maestra elementare, colonna dell’ARCI e della casa del popolo.

Bruno era stato partigiano a 16 anni, poi operaio, sempre iscritto al PCI.

Nel ’91, la scelta per Rifondazione, poi lasciata dopo una delle tante tristi scissioni.

Anni fa gli avevo chiesto di raccontarmi la sua vita, la scelta partigiana, la fabbrica, il PCI locale, il sindacato.

Mi aveva risposto di avere troppi impegni.

Avevo chiesto alla figlia, Iris, di mandarmi almeno la testimonianza del periodo partigiano, ma questa non mi è mai arrivata.

Vi era il ritegno, proprio di tanti militanti, nel raccontare la propria vita, ritenendo che le scelte, i sacrifici, le lotte fossero cosa di poco conto, quasi insignificante.

Il 9 gennaio, ho ricordato, alla casa del popolo di Cogoleto l’eccidio di Modena 1950.

Abbiamo messo fiori alla lapide che ricorda i lavoratori uccisi dalla polizia di Scelba.

La testimonianza di Bruno sul dopoguerra, le elezioni del 1948, gli anni duri del centrismo e delle ristrutturazioni industriali, è stata magnifica e commovente.

Lo avevo ringraziato, ricordandogli che – anche quando sembra tutto finito – la memoria ha una funzione importante e sarebbe stato utile riprendere il filo dei ricordi e scriverli.

Lo ho visto e salutato a fine febbraio, quando, nello stesso luogo, con Cristina Campanile, ho ricordato le figure di Rosa Luxemburg e degli spartachisti.

Mai avrei pensato che fosse il nostro ultimo incontro.

Saremmo dovuti tornare, per altra iniziativa pubblica, a marzo, ma non è stato, ovviamente possibile.

Leggo della sua morte.

Quando andavo a Cogoleto, il pensiero correva sempre ad Iris.

Ora correrà anche a Bruno, alla moglie, alle fotografie delle feste dell’Unità – anni ’50 – che nel corridoio della casa del popolo, parlano della nostra storia, della nostra sconfitta che dobbiamo cercare di non rendere irreversibile.

C’è sempre più bisogno di Iris, di Bruno, di questa epopea di persone semplici che – per un mondo diverso – hanno dato tutto.

Sergio Dalmasso,

notizia da facebook

Sabato 18 aprile 2020

download articolo Addio Cristofanini

Addio Stefanini download articolo

Lettura Luxemburg

Conferenza, lettura su Rosa Luxemburg con Cristina Campanile

Cristina Campanile declama le lettere di Rosa Luxemburg dal carcere

Lettera dal carcere di Rosa Luxemburg alla signorina Jacob

Oggi ho fatto una passeggiata, al sole, e sto un po’ meglio.

Ieri ero pronta a lasciare in un sol botto questa maledetta politica,

o meglio questa cruenta parodia della vita politica che conduciamo e, a mandare a quel paese il mondo intero.

Una specie di idiota culto di Baal e niente altro in cui si sacrificano intere vite umane alla propria frenesia al proprio muco intellettuale.

Se credessi in dio sarei certa che ci castigherebbe severamente.

La mia tomba, come la mia vita, non recherà tracce di frasi altisonanti.

Sulla mia lapide voglio che si leggano solo due sillabe: Zvi-zvi.

Dalmasso e CampanileÈ il richiamo delle cinciallegre che so imitare tanto bene da farle accorrere subito.

Pensi, da qualche giorno – in questo zvi-zvi – che di solito scintilla chiaro e acuto nell’aria come un ago d’acciaio, c’è un minuscolo trillo, una piccolissima nota di petto.

E, sa – signorina Jacob – cosa significa questo?

È il primo lieve trasalire della primavera imminente, nonostante la neve, il gelo e la solitudine; noi – le cinciallegre e io – crediamo la primavera in arrivo e, se per troppa impazienza non la dovessi vivere, non dimentichi che sulla mia lapide non deve esserci altro che zvi-zvi.

Abbraccio Lei e Mimì, con una terribile nostalgia.

Rosa Luxemburg

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Presentazione presso il circolo Arci di Cogoleto del libro di Sergio Dalmasso “Una donna chiamata rivoluzione”, dedicato alla vita e alle opere di Rosa Luxemburg.

La presentazione con l’autore del libro Sergio Dalmasso (15 febbraio 2020) è stata arricchita dalla lettura, da parte dell’attrice Cristina Campanile, di alcuni brani estratti dalle lettere della protagonista del libro: Rosa Luxemburg.

Videoriprese a cura di Cristopher Garaventa.

Sergio Dalmasso e Cristina Campanile

Sala Arci Cogoleto con Dalmasso e Cristina Campanile

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Luxemburg Piccardo Dalmasso

Rosa Luxemburg convegno con Lara Piccardo e Sergio Dalmasso

Genova 14 dicembre 2019, presentazione del libro di Sergio Dalmasso, “Rosa Luxemburg : una donna chiamata rivoluzione” oltre all’autore interviene anche la Professoressa Lara Piccardo docente di Storia delle Relazioni Internazionali all’Università di Genova e slavista.

Il pensiero politico di uno dei protagonisti del marxismo e del 20-esimo secolo, un personaggio consegnato all’oblio perché scomodo con la sua critica acuta, puntuale e profetica.

La degenerazione della rivoluzione russa ha provato incontestabilmente quello che lei aveva previsto sarebbe accaduto.

A cent’anni dal suo assassinio nel gennaio del 1919 (da parte dei Corpi Franchi (Frei Corps) milizie paramilitari di estrema destra) assieme al suo compagno di partito Karl Liebeneckt, il suo pensiero oggi attraversa, una fase di rivalutazione e d’interesse da parte di marxisti e non.

Quindi Rosa Luxemburg è non solo una grande protagonista del 20-esimo secolo, ma anche e soprattutto una donna eccezionale.

Il video della presentazione che ha per fonte: Sergio Contu – Attac è stato pubblicato online su Arcoiris TV in data 23 gennaio 2020.

Luxemburg Piccardo Dalmasso

A ricordare la figura di Rosa Luxemburg nei grandi media in Italia abbiamo soltanto il film di Margareth Von Trotta ROSA L. (considerato da Dalmasso un po’ minimalista per quanto riguarda il pensiero politico della Luxemburg  che era d’elevatissimo spessore) trasmesso in lingua italiana nel 1986 da RAI 1 e divenuto nel frattempo raro, quasi introvabile; è disponibile su YouTube nel seguente link:

 Rosa Luxemburg film di Margareth Von Trotta

Film di Margareth Von Trotta Rosa L.

Barbara Sukowa interprete di Rosa Luxemburg in Rosa L.

Rosa Luxemburg una donna chiamata rivoluzione

Lara Piccardo e Sergio Dalmasso a Genova

 

ATTAC.

Il 15 gennaio 1919 veniva assassinata a Berlino Rosa Luxemburg, il suo esempio e la sua opera offrono ancora materia di riflessione.

Ne parliamo con Lara Piccardo, docente presso Scienze Politiche – Università di Genova, e Sergio Dalmasso, autore di Una donna chiamata rivoluzione. Vita e opere di R. L., martedì 19 novembre alle 17.45 presso il Circolo Zenzero, Via Giovanni Torti 35 a Genova.

Rosa Luxembug. Lara Piccardo e Sergio Dalmasso a Genova

Copertina libro Rosa Luxemburg di Sergio Dalmasso

Attività editoriale di Lara Piccardo

Vicedirettore della rivista «De Europa», dal dicembre 2017.

Membro del comitato scientifico ed editoriale dell’«InternationalDemocracy Watch» del Centro Studi sul Federalismo di Moncalieri (Torino), http://www.internationaldemocracywatch.org/index.php, dal 1 aprile 2010.

Inoltre membro del comitato scientifico ed editoriale della rivista «Pespectives on Federalism» del Centro Studi sul Federalismo di Moncalieri (Torino), http://www.on-federalism.eu/index.php, dal 1 aprile 2008 al 31 dicembre2017.

Membro del comitato scientifico ed editoriale della rivista «BibliographicalBulletin on Federalism» del Centro Studi sul Federalismo di Moncalieri (Torino), http://www.federalism-bulletin.eu/User/, dal 1 aprile 2008 al 31 dicembre 2017.

Membro del comitato di redazione della rivista «DIREonline, rivista del Dipartimento di Ricerche Europee», dal 1° giugno 2003 al 30 giugno 2009.

Altre attività professionali

Componente della Commissione paritetica della Scuola di Scienze Sociali per la didattica e il diritto allo studio (CPS) dell’Università degli Studi di Genova per il biennio accademico 2017/2019 per il Corso di laurea magistrale in Scienze Internazionali e della Cooperazione.

Docente referente per il Corso di laurea magistrale in Scienze Internazionali e della Cooperazione dell’Università degli Studi di Genova.

Inoltre membro segretario della Commissione Cultori di materia Dipartimento di Scienze Politiche dall’a.a. 2015-2016 all’a.a. 2016-2017.

Membro della Commissione AQ del Dipartimento di Scienze Politiche dall’a.a. 2013-2014 all’a.a. 2015-16.

Membro della Commissione AVA del Dipartimento di Scienze Politiche dall’a.a. 2013-2014 all’a.a. 2015-2016

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